Paio[1] Soares de Taveirós, o Paay Soarez de Taveiroos (fl. XII-XIII secolo), sembra sia stato un nobile minore e trovatore galiziano, attivo durante il secondo e terzo decennio del XIII secolo.
Era fratello del trovatore Pêro Velho de Taveirós. Delle sue composizioni poetiche sopravvivono sei cantigas de amor, tre cantigas de amigo[2] e due tenzones (una con Martim Soares e un'altra con suo fratello).
Egli potrebbe essere stato uno dei primi autori della poesia lirica galiziano-portoghese, e la sua Cantiga da Garvaia, una cantiga de amor satirica (o cantiga de escárnio) è uno dei suoi più famosi componimenti poetici[3].
Cantiga da garvaia
È una cantiga de amor piena di ironia, e perciò attualmente viene considerata da diversi studiosi come una cantiga satírica. Anche perdendo il suo primato di cantiga più antica conosciuta, in favore di un'altra del trovatore João Soares de Páiva, continua comunque a sfidare l'immaginazione degli studiosi, ancora non unanimemente concordi sul suo reale significato, e in particolare per quanto riguarda la persona a cui è rivolta: una figlia di Pai Moniz, per molto tempo identificata come Maria Pais Ribeiro, la celebre Ribeirinha, amante del re portoghese Sancho I. L'attestazione dell'esistenza, allora, di varie personalità chiamate Pai Moniz, o Paio Moniz, di origine galiziana come Paio Soares, sembrano, tuttavia, respingere questa ipotesi, oggi molto discutibile.
(
PT)
«No mundo non me sei parelha,
mentre me for' como me vai,
ca ja moiro por vós - e ai!
mia senhor branca e vermelha,
Queredes que vos retraia
quando vos eu vi em saia!
Mao dia me levantei,
que vos enton non vi fea!
E, mia senhor, des aquel di', ai!
me foi a mi muin mal,
e vós, filha de don Paai
Moniz, e ben vos semelha
d'haver eu por vós guarvaia,[4]
pois eu, mia senhor, d'alfaia
Nunca de vós ouve nem ei
valía d'ũa correa.[5]»
(
IT)
«Al mondo nessuno mi somiglia
mentre la vita se ne va,
perché muoio per voi, e ah!
mia signora bianca e vermiglia,
volete che io ritragga
quando vi vidi senza veste!
Triste il giorno in cui mi svegliai!
e non vi vidi brutta
E da quel giorno, signora, ahimè!
tutto mi andò molto male
e voi, figlia di don Pai
Moniz, ben vi sembra
di avere io per voi guarvaia
perch'io, signora, come regalo
da voi non ricevetti nulla
nemmen cosa senza valore»
Note
Bibliografia
- (ES) Vallín, Gema. 1995. Las cantigas de Pay Soarez de Taveirós, estudio histórico y edición. Bellaterra / Barcelona: Facultad de Letras, Universidad Autónoma de Barcelona.
- (PT) Oliveira, António Resende de. 1994. Depois do Espectáculo Trovadoresco: a estrutura dos cancioneiros peninsulares e as recolhas dos séculos XIII e XIV. Lisbona: Colibri.
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