Nipote del saggista e critico d'arte Eugenio d'Ors, Pablo Juan d'Ors è nato a Madrid, nel 1963, in una famiglia di artisti e si è formato in un ambiente culturale tedesco. È stato discepolo del monaco e teologo Elmar Salmann.
Dopo essersi laureato a New York e aver studiato diritto (studio che ha abbandonato), filosofia e teologia, viene ordinato presbiterocattolico nel 1991 e viene destinato alla missione claretiana dell'Honduras. In seguito consegue il dottorato a Roma con una tesi intitolata Teopoética. Teología de la experiencia literaria, e completa i suoi studi a Vienna e Praga, dove si specializza in germanistica.
Al ritorno in Spagna, d'Ors è inviato come coadiutore in una parrocchia e poi nominato capellano universitario. È professore di drammaturgia e teologia nella sede di Madrid della Pontificia Università di Salamanca. In questo periodo adatta il Canto di Natale di Charles Dickens (Clyotalia, 1998), per il quale riceve il premio Celestina della critica.
Nel 2000 è stato finalista del Premio Herralde con il romanzo Las ideas puras, ed è stato critico letterario nel supplemento culturale del quotidiano ABC tra il 2001 e il 2006. Le sue opere hanno avuto un'ottima accoglienza dalla critica.[1] Il suo Avventure dello stampatore Zollinger è stato portato in scena da Roberto Abbiati. Tutte le sue opere, accostate alla letteratura di Franz Kafka, Hermann Hesse e Milan Kundera, hanno avuto un ottimo riscontro di critica. Le sue opere in italiano sono state pubblicate da diversi editori, Aìsara, Quodlibet e Vita e Pensiero.
È stato cappellano nell'ospedale Ramón y Cajal e ha diretto il Laboratorio di scrittura teatrale dell'Università di Madrid.[2][3]
Avventure dello stampatore Zollinger, trad. di Marco Stracquadaini (Quodlibet, 2011)
Il debutto, trad. di Ileana M. Pop (Aìsara, 2012)
Biografia del silenzio, trad. di Danilo Manera, (Vita e Pensiero, 2014)
L'amico del deserto, trad. di Marino Magliani (Quodlibet, 2015)
Sendino muore (Vita e Pensiero, 2015)
L'oblio di sé, trad. di Simone Cattaneo (Vita e Pensiero, 2016)
Note
^"È strano che nessun romanziere spagnolo di nessuna epoca raggiunga una costruzione artistica così solida, così originale, così sottile, così delicata, così umile e, infine, così tacitamente sublime" (Andrés Ibáñez, su ABC)
^Rinunce e nomine, 01.07.2014, su press.vatican.va, Bollettino Sala Stampa della Santa Sede. URL consultato il 30 giugno 2021 (archiviato il 22 novembre 2019).