Fino al 18 luglio 2020 Ovruč era il centro amministrativo del distretto di Ovruč, Come parte della riforma amministrativa che ha ridotto a quattro il numero dei distretti dell'oblast' di Žytomyr l'area del distretto di Ovruč venne fusa nel distretto di Korosten'.[3][4]
Nel 1897 si contavano a Ovruč 3.445 ebrei, pari al 47% della popolazione totale[5]. Nel 1905 la popolazione ebraica locale fu vittima di un pogrom. All'inizio del 1900 la città aveva una scuola di Talmud Torah e una scuola professionale privata per giovani. Ovruch aveva un movimento sionista locale, incluso un gruppo Poalei Zion che era attivo in città. Il 17 dicembre 1917 gli ebrei di Ovruč subirono un secondo pogrom perpetuato, a quanto pare, dai soldati dell'Armata Bianca[5]. Più di 60 negozi di proprietà di ebrei furono saccheggiati. A Ovruch esisteva da tempo un'unità di autodifesa ebraica. Durante la guerra civile russa a Ovruč ebbero luogo frequenti pogrom e saccheggi di proprietà ebraiche. Il pogrom più violento fu compiuto dalle truppe nazionaliste ucraine di Symon Petljura tra la fine del 1918 e l'inizio del 1919; 80 ebrei furono uccisi e 1.200 case furono saccheggiate[5]. Successivamente, un altro pogrom fu compiuto dalle truppe di Petljura e uno da quelle di Denikin.
Alla vigilia della seconda guerra mondiale la popolazione ebraica di Ovruč ammontava a 3.862 persone, pari al 33% della popolazione totale[5].
Quando la città fu occupata dalle truppe tedesche il 22 agosto 1941, alcuni ebrei riuscirono a fuggire verso oriente. Secondo alcune fonti, a partire dal 23 settembre 1941 gli ebrei rimasti in paese - per lo più anziani, donne e bambini - furono rinchiusi in un ghetto circondato da filo spinato e presidiato dalla polizia locale[5]. Gli ebrei di Ovruč e dei distretti vicini, come Narodiči e Slovečno, furono fucilati nell'agosto-settembre 1941. Anche gli ebrei di Jels'k furono portati in città per essere fucilati, apparentemente più tardi nel 1941 e nel 1942.