L'ospedale Santa Maria del Carmine (o presidio ospedaliero Santa Maria del Carmine) di Rovereto è una struttura ospedaliera regionale trentina.
Storia
A partire dal 1316 nella città della quercia fu operante un primo nosocomio nel pieno centro abitato, in un edificio in via Portici al numero 34 (Lo stesso palazzo, in epoca successiva, fu acquistato dalla famiglia Betta, originaria della Spagna, come prima abitazione roveretana prima di diventare proprietaria, all'inizio del Settecento, del più signorile Palazzo Betta Grillo).[1]
In seguito, prima del 1590, la struttura fu trasferita vicino all'attuale chiesa di San Tomaso, e fu utilizzata specialmente come ospizio per infermi e pellegrini.
Nel 1788 anche quella sistemazione venne abbandonata mentre intanto era stato preparato un nuovo ospedale già dal 1713, accanto alla chiesa di Loreto.[2]
Sede
L'ospedale civile nella zona di Santa Maria a Rovereto è stato fondato nel 1889.[3]
Il terreno sul quale venne costruito il nucleo originario della struttura apparteneva all'antica famiglia Orsi (membri illustri della quale furono il rosminiano don Pietro Orsi ed il senatore Paolo Orsi) e passò poi alla famiglia Rosmini Serbati.[4] Su quest'area erano edificate alcune case ed un ricovero per anziani.
Nel 1870 venne ceduto in permuta dalla famiglia di Antonio Rosmini per volontà esplicita del filosofo e l'operazione fu resa possibile dal suo segretario, don Francesco Paoli.[5] Il Municipio di Rovereto, nello stesso anno della fondazione, ricordò con un'epigrafe tale atto di generosità.
Oltre alle modalità tradizionali attraverso i medici di base, il pronto soccorso, o la prenotazione in sede è possibile per molti ambulatori specialistici e per le analisi utilizzare un servizio CUP per via telefonica o attraverso internet.[6]
Eliporto
L'ospedale dispone di una pista per elicotteri che permette operazioni di primo soccorso e trasporto urgente con elicotteri (HEMS) coordinato da Trentino Emergenza legato al Nucleo elicotteri della provincia autonoma di Trento. La pista è gestita dalla società Aeroporto G. Caproni S.p.A (la stessa che opera con l'Aeroporto di Trento-Mattarello).[7]
Con l'ospedale di Trento quello di Rovereto è il secondo in regione classificato come Hub, mentre gli altri 5 ospedali provinciali sono definiti spoke, e sono quelli di: Cles, Cavalese, Tione, Borgo Valsugana e Arco.[8]
Servizi
L'ospedale è dotato dei seguenti servizi:
cappella
bar
telefoni pubblici
Riconoscimenti
L'ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto ha ricevuto per il biennio 2018-2019 un Bollino Rosa ed una menzione speciale dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna - Onda per l'attenzione che la struttura dedica alla salute della donna, in particolare nel campo cardiologico.[9]
^Il sistema emergenza in Trentino (PDF), su accademiamontagna.tn.it, Accademia della Montagna del Trentino. URL consultato il 7 aprile 2018 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2018).
«Un plauso particolare va all’ambulatorio per le cardiopatie nella donna del Santa Maria del Carmine di Rovereto per l’attenzione da sempre dimostrata ai temi della cardiologia di genere»
Bibliografia
Aldo Gorfer, Le valli del Trentino-Trentino orientale, Calliano (Trento), Manfrini, 1975, ISBN978-88-7024-286-7.
Emilio Toldo, Rovereto : memorie, episodi e curiosita dall'origine ai giorni nostri : con 23 tavole fuori testo, Rovereto, Arti grafiche R. Manfrini, 1964, SBNIT\ICCU\SBL\0420585.