Orsa (torpediniera)

Orsa
L’Orsa nel 1960, dopo i lavori di modifica, con la nuova sigla F 558
Descrizione generale
Tipoavviso scorta (1938)
torpediniera (1938-1943)
torpediniera di scorta (1943-1953)
fregata antisommergibile (1953-1964)
ClasseOrsa
Proprietà Regia Marina
Marina Militare
IdentificazioneOS
F 558
CostruttoriCantieri Navali Riuniti
CantiereCNR Palermo
Impostazione15 febbraio 1936
Varo31 gennaio 1937
Entrata in servizio30 marzo 1938
IntitolazioneOrsa Maggiore
Radiazione1º luglio 1964
Destino finaledemolita
Caratteristiche generali
Dislocamentostandard 840 t
carico normale 1016 t
pieno carico 1600
Lunghezza89,3 m
Larghezza9,7 m
Pescaggio3,1 m
Propulsione2 caldaie
2 turbine a vapore
potenza 16.000 hp
2 eliche
Velocità28 nodi (51,86 km/h)
Autonomia5100 miglia nautiche a 12 nodi
Equipaggio6 ufficiali, 148 tra sottufficiali e marinai
Armamento
Armamento
Note
dati riferiti all’entrata in servizio e presi principalmente da Warships 1900-1950, Marina Militare, Navypedia e Trentoincina
voci di navi presenti su Wikipedia

L’Orsa è stata una torpediniera od avviso scorta della Regia Marina, e successivamente una fregata della Marina Militare.

Storia

La seconda guerra mondiale

Nel suo iniziale periodo di servizio la nave subì una riclassificazione: già nel 1938, infatti, anno della sua entrata in servizio, la nave, inizialmente classificata avviso scorta, subì la riclassificazione a torpediniera[1].

Alla data dell'ingresso dell'Italia nella seconda guerra mondiale (10 giugno 1940) l’Orsa faceva parte della VI Squadriglia Torpediniere di base a Napoli, che formava insieme alle gemelle Procione, Orione e Pegaso. Successivamente la formazione prese nome di XIV Squadriglia o IV Squadriglia[2].

Essendo, con le tre unità gemelle, una delle pochissime navi della Regia Marina appositamente progettate per il compito di scorta ai convogli (ed essendo in grado di trascorrere lunghi periodi in mare[1]), durante il conflitto la nave ebbe intenso impiego sulle rotte per il Nordafrica.

Il 25 giugno 1940 l’Orsa, la Procione e l'incrociatore ausiliario Ramb III scortarono da Napoli a Tripoli i trasporti truppe Esperia e Victoria: si trattava del primo convoglio per la Libia[3].

Il 2 luglio Orsa, Procione, Orione e Pegaso scortarono da Tripoli a Napoli (navigazione di ritorno) l’Esperia ed il Victoria[4].

Il 6 luglio l’Orsa prese parte alla scorta del primo convoglio di grosse dimensioni per la Libia (operazione denominata «TCM»): salpato da Napoli alle 19.45, il convoglio era formato dai trasporti truppe Esperia e Calitea (che trasportavano rispettivamente 1571 e 619 militari) e dalle moderne motonavi da carico Marco Foscarini, Francesco Barbaro – quest'ultima aggiuntasi il 7 luglio proveniente da Catania con la scorta delle torpediniere Abba e Pilo[4] – e Vettor Pisani (il cui carico constava in tutto di 232 veicoli, 5720 t di combustibili e lubrificanti e 10.445 t di altri materiali); insieme alle quattro unità della XIV Squadriglia Torpediniere scortavano il convoglio anche gli incrociatori leggeri Bande Nere e Colleoni e la X Squadriglia Cacciatorpediniere (Maestrale, Grecale, Libeccio, Scirocco)[2]. Le navi giunsero indenni a Bengasi, porto di arrivo, l'8 luglio[2].

Alle sei del mattino del 19 luglio l’Orsa, con le unità della propria squadriglia, lasciò Bengasi per scortare sulla rotta di ritorno verso Napoli un convoglio composto dai mercantili Esperia, Calitea, Marco Foscarini, Francesco Barbaro e Vettor Pisani: il convoglio arrivò indenne nel porto partenopeo, poco dopo la mezzanotte del 21 luglio[2].

Il 27 luglio Orsa, Procione, Orione e Pegaso funsero da scorta di un convoglio in navigazione da Napoli a Tripoli nel corso dell'operazione «Trasporto Veloce Lento» (il convoglio era formato dai mercantili Maria Eugenia, Gloriastella, Mauly, Bainsizza, Col di Lana, Francesco Barbaro e Città di Bari): rinforzate nella scorta dall'arrivo dei cacciatorpediniere Maestrale, Grecale, Libeccio e Scirocco, le unità giunsero in porto senza danni il 1º agosto, eludendo anche un attacco da parte del sommergibile britannico Oswald (attacco effettuato il 30 luglio)[5].

Tra il 1940 ed il 1941 l’Orsa, così come le unità gemelle, venne sottoposta a lavori in seguito ai quali vennero eliminate le 8 mitragliere da 13,2 mm, rimpiazzate da altrettante armi da 20/65 mm[6]. Dall'8 al 10 febbraio 1941 la nave scortò, insieme al cacciatorpediniere Turbine ed alle vecchie torpediniere Missori e Cantore, il primo convoglio con truppe dell'Afrika Korps (piroscafi Ankara, Alicante, Arcturus), che dovette temporaneamente sostare a Palermo per non imbattersi nella Forza H britannica; le navi furono anche attaccate da aerei il 14, mentre rientravano dalla Libia, ma non subirono danni[7].

Il 24 febbraio la torpediniera lasciò Napoli per scortare a Tripoli, insieme al cacciatorpediniere Vivaldi ed alle torpediniere Procione e Calliope, un convoglio composto dai trasporti tedeschi Arcturus, Alikante, Giulia, Leverkusen e Wacthfels[2].

Dal 1° al 3 marzo scortò sulla rotta di rientro Tripoli-Napoli, insieme al Vivaldi, alla Procione ed alla Calliope, i piroscafi Alicante, Arcturus, Leverkusen e Wachtfels[8].

Dal 2 al 5 aprile scortò da Napoli a Tripoli, insieme ai cacciatorpediniere Turbine e Saetta, un convoglio composto dai trasporti Alicante, Tembien, Maritza, Procida e Santa Fe[9].

Dal 5 al 7 maggio scortò, insieme ai cacciatorpediniere Fulmine ed Euro ed alle torpediniere Cigno, Procione, Centauro e Perseo, un convoglio composto dai piroscafi Marburg, Kybfels, Rialto, Reichenfels e Marco Polo sulla rotta da Tripoli a Palermo[10].

Alle 4.40 del 24 maggio salpò da Napoli di scorta, insieme al cacciatorpediniere Freccia ed alle torpediniere Procione e Pegaso, ad un convoglio composto dai trasporti truppe Conte Rosso, Marco Polo, Esperia e Victoria; si aggiungeva poi la scorta indiretta della III Divisione incrociatori (Trieste e Bolzano) con i cacciatorpediniere Ascari, Corazziere e Lanciere, nonché, per un breve lasso di tempo (tornarono in porto alle 19.10), delle torpediniere Perseo, Calliope e Calatafimi[2]. Alle 20.40 il sommergibile britannico Upholder, dopo aver avvistato il convoglio ed essersi avvicinato, lanciò due siluri: le armi centrarono il Conte Rosso, che affondò in dieci minuti, trascinando con sé 1297 uomini[2]. Le unità della scorta provvidero al recupero dei 1432 superstiti[2].

Il 14 luglio 1941 scortò da Tripoli a Napoli, insieme ai cacciatorpediniere Fuciliere, Alpino e Malocello ed alle torpediniere Procione e Pegaso, i trasporti Rialto, Andrea Gritti, Sebastiano Venier, Barbarigo ed Ankara: il sommergibile britannico P 33 silurò ed affondò il Barbarigo in posizione 36°27' N e 11°54' E, venendo poi gravemente danneggiato dalla reazione della scorta, mentre il resto del convoglio giunse a Napoli il 16[11].

Il 13 agosto salpò da Napoli per scortare a Tripoli, insieme ai cacciatorpediniere Vivaldi, Malocello, Folgore, Fulmine e Strale, un convoglio composto dai trasporti Andrea Gritti, Rialto, Vettor Pisani, Francesco Barbaro e Sebastiano Venier; tale convoglio giunse indenne il 15 nonostante attacchi aerei (durante i quali esplose accidentalmente un cannone del Vivaldi) e subacquei[12].

Il 26-29 agosto fece poi parte – insieme ai cacciatorpediniere Euro ed Oriani ed alle torpediniere Pegaso (aggiuntasi il 27 provenendo da Trapani) e Clio – della scorta di un convoglio formato dai piroscafi Ernesto ed Aquitania, dalla motonave Col di Lana e dalla nave cisterna Pozarica, in navigazione da Napoli a Tripoli; il 27 il convoglio fu attaccato due volte dal sommergibile HMS Urge, che mancò la Pozarica ma danneggiò l’Aquitania, eludendo poi la reazione della Clio; le altre navi giunsero a destinazione il 29[13]. Mentre il convoglio proseguiva per la destinazione (dove giunse il 29 agosto), l’Orsa scortò a Trapani il danneggiato Aquitania[13].

Il 10 settembre le torpediniere Orsa, Procione, Pegaso e Circe (cui il 13 si aggiunse la Perseo) ed i cacciatorpediniere Fulmine ed Oriani lasciarono Napoli di scorta ad un convoglio (piroscafi Temben, Caffaro, Nicolò Odero, Nirvo, Giulia e Bainsizza) diretto in Libia, che il 12 settembre venne attaccato da aerei britannici Fairey Swordfish dell'830° Squadron a nordovest di Tripoli: il Caffaro affondò in posizione 34°15' N e 11°54' E, mentre il Tembien ed il Nicolò Odero rimasero danneggiati; quest'ultimo venne finito l'indomani in posizione 32°51' N e 12°18' E da un altro attacco aereo, dopo che il resto del convoglio era giunto a Tripoli[14].

Alle tre del pomeriggio del 3 gennaio 1942 l’Orsa, nell'ambito dell'operazione «M 43», salpò da Taranto per scortare a Tripoli, insieme alle torpediniere Aretusa, Antares e Calliope, la moderna motonave Monviso e la grande motonave cisterna Giulio Giordani; il convoglio giunse indenne a destinazione il 5 gennaio[15].

Il 22 gennaio fece parte – insieme ai cacciatorpediniere Vivaldi, Malocello, da Noli, Aviere, Geniere e Camicia Nera ed alla torpediniera Castore – della scorta diretta aell'operazione «T. 18» (un convoglio formato dal trasporto truppe Victoria – partito da Taranto – e dai cargo Ravello, Monviso, Monginevro e Vettor Pisani – salpati da Messina –, con a bordo in tutto 15.000 tonnellate di materiali, 97 carri armati, 271 automezzi e 1467 uomini); il 23, durante la navigazione, la Victoria fu immobilizzata da un attacco di 3 aerosiluranti; Aviere e Camicia Nera si fermarono per assisterla, ma un secondo attacco portato da 4 velivoli impartì il colpo di grazia alla motonave (furono salvati 1064 del 1455 uomini a bordo)[2][16].

Il 29 gennaio la motonave che l’Orsa stava scortando, la Napoli, andò in avaria a causa della rottura dell'asse dell'elica: la torpediniera scortò e prese a rimorchio il mercantile, portandolo ad incagliarsi in costa (dove però andò perduto a seguito del siluramento da parte del sommergibile HMS Umbra e di una mareggiata)[17].

Il 30 gennaio Orsa e Calliope lasciarono Tripoli di scorta al piroscafo San Giovanni Battista, che nello stesso giorno venne silurato da aerei Fairey Swordfish dell'830° Squadron della RAF, mentre transitava al largo di Zuara: il mercantile rimase a galla e, assistito dal cacciatorpediniere Da Noli (inviato sul luogo il 31 gennaio) riuscì a rientrare in porto[16]. Uno degli Swordfish inglesi andò perduto nell'attacco[16].

Il 5 febbraio la torpediniera bombardò con bombe di profondità un sommergibile che aveva attaccato la nave cisterna Rondine in navigazione verso Tripoli[17].

Nel marzo 1942 la torpediniera fu immessa in bacino di carenaggio a Napoli ed imbarcò strumentazioni per smagnetizzare e dragare mine magnetiche[18].

Il 24 luglio l’Orsa stava scortando da Taranto a Tobruk la grande e moderna motonave Vettor Pisani, carica di benzina in fusti, quando il convoglio venne attaccato da 9 aerosiluranti Bristol Beaufort: l’Orsa riuscì ad abbattere due dei velivoli, ma la Pisani fu egualmente silurata[2][19]. In fiamme, la nave fu portata ad incagliare rendendo così possibile il recupero della parte del carico non andata distrutta nell'incendio[2], mentre la nave venne considerata perduta[19].

Il 27 agosto la torpediniera, salpata dal Pireo, diede la caccia ad un sommergibile nel canale di Cerigo: la nave ritenne di averlo affondato[20], ma non esistono conferme.

Il 9 settembre 1942 l’Orsa, al comando del tenente di vascello Enrico Bucci[21], rilevò un sommergibile nemico a meridione di Milo e per ventiquattr'ore gli diede intensa caccia, che fu complicata dalla scarsa profondità dei fondali (cosa che ostacolava il funzionamento dell'ecogoniometro) e dalle continue contromanovre dell'unità subacquea, che più volte riuscì a disimpegnarsi salvo poi essere ritrovata)[20]. Al termine della caccia emerse dall'acqua una notevole quantità di cloro, tanto da intossicare alcuni membri dell'equipaggio dell’Orsa, e tale fatto fu considerato la prova dell'avvenuto affondamento del sommergibile: l'acqua di mare aveva prodotto il cloro quando si era mescolata all'acido solforico contenuto nelle batterie del sommergibile affondato[20]. Tuttavia anche in questo caso non è stata confermata alcuna perdita da parte britannica.

Il 12 settembre alla torpediniera venne attribuito l'affondamento di un altro sommergibile[21], nuovamente non confermato.

Il 17 ottobre la torpediniera salpò da Brindisi di scorta, insieme alla torpediniera Aretusa, alla motonave Monginevro; il convoglio si unì poi alla motonave Ankara che viaggiava scortata dai cacciatorpediniere Aviere, Geniere e Camicia Nera, mentre l'indomani la scorta venne rinforzata con l'invio di un altro cacciatorpediniere, l’Alpino[2]. Verso la fine della navigazione il convoglio si divise: mentre le altre navi dirigevano per Bengasi, Alpino, Ankara, Orsa ed Aretusa raggiunsero Tobruk, dopo aver superato indenni due attacchi di aerosiluranti[2].

Il 28-30 novembre l’Orsa svolse, con funzioni di caposcorta, un'altra missione di scorta ad un convoglio diretto in Nordafrica[20].

Nel 1943 l’Orsa venne riclassificata torpediniera di scorta[1]. La nave venne inoltre dotata, in seguito a nuovi lavori, di altre 3 mitragliere da 20/70 mm[6].

Nel settembre 1943 l’Orsa, al comando del capitano di corvetta Gino Del Pin, faceva parte del Gruppo Torpediniere di La Spezia, cui appartenevano anche le torpediniere Impetuoso, Libra, Pegaso, Ardimentoso ed Orione[22].

In seguito all'annuncio dell'armistizio, nella prima mattina del 9 settembre 1943, la nave salpò da La Spezia insieme a Pegaso, Orione, Ardimentoso ed Impetuoso, seguita, ad un'ora di distanza, dal resto della squadra navale (corazzate Italia, Vittorio Veneto e Roma, incrociatori leggeri Attilio Regolo, Eugenio di Savoia, Montecuccoli, cacciatorpediniere Artigliere, Fuciliere, Legionario, Carabiniere, Mitragliere, Velite, Grecale, Oriani) per dirigere alla Maddalena[23][24]. Alle 8.40 le cinque torpediniere avvistarono la squadra da battaglia (cui alle 6.15 si erano aggregati anche gli incrociatori Duca d’Aosta, Duca degli Abruzzi e Garibaldi e la torpediniera Libra, provenienti da Genova), ponendosi in avanguardia rispetto ad essa, ed alle 10.30, in seguito all'avvistamento di ricognitori tedeschi, si unirono ad essa, procedendo a zig zag[22]. Poco dopo mezzogiorno le torpediniere giunsero nelle acque prospicienti La Maddalena, ma a quel punto ricevettero la comunicazione che la base stava venendo occupata dai tedeschi: le navi dovettero quindi invertire la rotta insieme al resto della flotta, che diresse a nord dell'Asinara[22]. Alle 15.15 del 9 settembre, tuttavia, la formazione fu attaccata da bombardieri Dornier Do 217 tedeschi: dapprima fu leggermente danneggiata la corazzata Italia (da una bomba caduta vicino allo scafo), poi, alle 15.42, la corazzata Roma fu raggiunta da una bomba-razzo che, perforati tutti i ponti, scoppiò sotto la chiglia provocando gravi danni tra i quali una falla nello scafo, danni alle artiglierie contraeree e un locale macchine fuori uso (con riduzione della velocità a 16 nodi); dieci minuti più tardi la stessa nave fu centrata da una seconda bomba in corrispondenza di un deposito munizioni: devastata da una colossale deflagrazione, la Roma si capovolse ed affondò, spezzandosi in due, in 19 minuti, portando con sé 1393 uomini[25].

Alle 16.09[26] Pegaso, Impetuoso ed Orsa furono inviate, insieme ai cacciatorpediniere Mitragliere, Fuciliere e Carabiniere ed all'incrociatore Attilio Regolo, a soccorrere la nave in affondamento; l’Impetuoso recuperò 47 superstiti, Orsa e Pegaso 55, il Regolo 17, i tre cacciatorpediniere trassero in salvo in tutto 503 uomini[22]. Dopo aver vanamente ispezionato la superficie del mare alla ricerca di altri sopravvissuti, le tre torpediniere fecero rotta verso nordovest, ma alle 19 furono attaccate da un gruppo di caccia e bombardieri tedeschi, che le mitragliarono e bombardarono: manovrando ad elevata velocità e facendo fuoco con tutto l'armamento contraereo, le tre navi, evitate di strettissima misura parecchie bombe, uscirono quasi indenni dall'attacco alle 20.30[22]. L’Orsa abbatté con le proprie mitragliere due velivoli tedeschi, riducendo il munizionamento antiaereo a meno della metà[22]. Nelle ore successive le tre torpediniere, rimaste isolate e senza ordini, cercarono di ricongiungersi alla squadra italiana, senza sapere dove fosse, tentarono infruttuosamente di soccorrere il cacciatorpediniere Vivaldi, poi l’Orsa, ormai a corto di carburante (alla torpediniera non restava combustibile che per dieci ore di navigazione), alle 20.30 del 9 settembre fece rotta per le Baleari (seguita, all'1.30 del 10 settembre, anche da Pegaso ed Impetuoso)[22]. Alle 10.23 del 10 settembre l’Orsa diede fondo tra la spiaggia e l'isolotto di Formentera, nella baia di Pollenza[22].

Mentre nella notte tra l'11 ed il 12 settembre Pegaso ed Impetuoso ripartirono per autoaffondarsi, il comandante Del Pin decise di restare all'ormeggio sperando che le autorità spagnole gli avrebbero concesso una proroga oltre le ventiquattr'ore previste per la sosta in porti neutrali, e che gli avrebbero permesso di rifornirsi di acqua e nafta[22]. Tuttavia gli spagnoli ordinarono dapprima all’Orsa di trasferirsi a Palma per rifornirsi di combustibile, poi, prima della partenza, di attendere, poi di recarsi a Mahón, in ultimo di attendere ancora; continuando a tenere in funzione i generatori di elettricità, la torpediniera consumò il poco carburante rimasto, rimanendo così impossibilitata a muovere[22]. Trainata qualche giorno dopo a Palma di Maiorca, l’Orsa venne internata dalle autorità spagnole insieme ai cacciatorpediniere della squadriglia «Mitragliere» e rimase in tali condizioni sino al 15 gennaio 1945, quando poté ripartire per trasferirsi dapprima ad Algeri e quindi fare rotta su Taranto, rientrando in Italia, ove giunse il 23 gennaio[22][27].

Servizio nella Marina Militare

Nel dopoguerra l’Orsa e la gemella Orione prestarono servizio nella neonata Marina Militare italiana. Negli anni cinquanta le due unità vennero riclassificate fregate antisommergibili e sottoposte a profondi lavori di rimodernamento, (svoltisi per l’Orsa tra il 1954 ed il 1955), che videro importanti modifiche alle sovrastrutture e soprattutto all'armamento: i cannoni da 100/47 mm vennero ridotti ad uno solo, le mitragliere da 20/65 e 20/70 mm furono rimosse e sostituite da 4 cannoni contraerei da 40/60 mm, due dei quattro lanciabombe di profondità vennero rimpiazzati da altrettanti scaricabombe, i tubi lanciasiluri vennero eliminati e fu inoltre imbarcato un lanciatore antisommergibili «Porcospino»[6]. Con l'introduzione della classificazione NATO l’Orsa assunse il distintivo ottico F 558.

Nel 1957-1958 le due unità cessarono l'impiego di squadra e vennero invece assegnate a compiti di rimorchio bersagli: a tale scopo venne eliminato il cannone da 100/47 (situato a poppa), sostituito con un'apparecchiatura ottica detta «pollaio» (che consentiva l'osservazione degli scarti del tiro contro bersagli rimorchiati) ed a prua fu collocata una catapulta per lanciare aerei-bersaglio radiocomandati («B.R.C.»). Sempre a proravia della plancia fu costruita una tuga di ridotte dimensioni nella quale sarebbero stati alloggiati i radiobersagli.

In tale servizio Orsa ed Orione avevano a disposizione un solo equipaggio in due, quindi furono impiegate ad alternanza.

Radiata il 1º luglio 1964[17], l’Orsa venne avviata alla demolizione.

Il nome Orsa venne poi assegnata nella Marina Militare ad una fregata della classe Lupo in servizio dal 1980 al 2002 e ceduta alla Marina de Guerra del Perù.

Note

  1. ^ a b c Marina Militare
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m Giorgio Giorgerini, La guerra italiana sul mare. La Marina tra vittoria e sconfitta 1940-1943, pp. 168-459-465-466-524-531
  3. ^ Fall of France, June 1940
  4. ^ a b Battle of Britain July 1940
  5. ^ Fall of France, July 1940
  6. ^ a b c Pegaso torpedo boats / escort destroyers (1938) - Regia Marina / Italian Navy (Italy)
  7. ^ Force H, February 1941
  8. ^ Royal Navy, World War 2, March 1941
  9. ^ German raiders and British armed merchant cruisers, April 1941
  10. ^ Capture of U.110 and German Enigma, May 1941
  11. ^ Malta Convoys, 1941
  12. ^ Malta Convoy, Operation "Style", August 1941
  13. ^ a b Russian convoy "Dervish" August 1941
  14. ^ 10th Submarine Flotilla, Mediterranean, September 1941
  15. ^ Battle of the Atlantic, January 1942
  16. ^ a b c Russian Convoy PQ8, January 1942
  17. ^ a b c Trentoincina
  18. ^ Le torpediniere classe "Orsa" del 1938, su eleri.interfree.it. URL consultato l'11 giugno 2023 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2012).
  19. ^ a b Rolando Notarangelo, Gian Paolo Pagano, Navi mercantili perdute, p. 518
  20. ^ a b c d Aldo Cocchia, Convogli. Un marinaio in guerra 1940-1942, pp. 268-273-292
  21. ^ a b 1942 - settembre dal n. 827 al n. 856, Schede tecniche aerei militari italiani e storia degli aviatori
  22. ^ a b c d e f g h i j k Impetuoso e Pegaso (Stori copia (PDF), su regianaveroma.org. URL consultato l'11 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2010).
  23. ^ Joseph Caruana, Interludio a Malta, in Storia Militare, n. 204, settembre 2010.
  24. ^ Enzo Biagi, La seconda guerra mondiale – parlano i protagonisti, fasc. 9 – L'Italia si arrende
  25. ^ Associazione Regia Nave Roma, su regianaveroma.org. URL consultato l'11 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2011).
  26. ^ Capitolo 6
  27. ^ Associazione Regia Nave Roma, su regianaveroma.org. URL consultato l'11 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2011).

Altri progetti

  Portale Marina: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di marina

Read other articles:

Gajah Mada Record adalah perusahaan rekaman asal Indonesia. Gajah Mada Record didirikan oleh Sugama Trisnadi pada Tahun 1986. Pada awal berkarir, Gajah Mada Record memproduksi lagu anak-anak dan dangdut yang berkembang menjadi label yang mempelopori lagu-lagu bergenre dangdut. Gajah Mada Record juga data dikatakan sebagai Indonesia’s No.1 Dangdut Music Label. Gajah Mada Record Didirikan 1986 Pendiri Sugama Trisnadi Tokoh Kunci Sugama Trisnadi Meike Trisnadi, Jemmy Tyonoto Negara Indonesia ...

 

 

TT Circuit AssenLokasiAssen, BelandaZona waktuGMT +1Acara besarFIM MotoGPDutch TTSBK, Champ Car World SeriesSuperleague FormulaPanjang4.545 km (2.824 mi)Tikungan12 kanan, 6 kiriRekor lap1:18.765 (Sebastien Bourdais, Champ Car, 2007)Situs webwww.tt-assen.com TT Circuit Assen merupakan sebuah sirkuit balap di Belanda yang terletak di dekat Assen. Sirkuit ini dibangun pada tahun 1955 dan digunakan untuk kejuaraan Superbike dan MotoGP. Sirkuit ini dibangun untuk tujuan TT Belanda tahun 1954, deng...

 

 

Violent behaviour by football spectators Not to be confused with Ultras. This article needs additional citations for verification. Please help improve this article by adding citations to reliable sources. Unsourced material may be challenged and removed.Find sources: Football hooliganism – news · newspapers · books · scholar · JSTOR (February 2022) (Learn how and when to remove this template message) 1. FC Lokomotive Leipzig fans before their team's en...

Departemen KehakimanInformasi DepartemenDibentuk22 Juni 1870; 153 tahun lalu (1870-06-22)1 Juli 1870; 153 tahun lalu (1870-07-01)Wilayah hukumPemerintah federal Amerika SerikatKantor pusatRobert F. Kennedy Department of Justice Building950 Pennsylvania Avenue NWWashington, D.C.38°53′35.7″N 77°1′29.9″W / 38.893250°N 77.024972°W / 38.893250; -77.024972Koordinat: 38°53′35.7″N 77°1′29.9″W / 38.893250°N 77.024972°W /...

 

 

Hoshin Engi封神演義(Hōshin Engi)GenrePetualangan[1]fantasi[2]fiksi ilmiah[1] Seri novelPengarangTsutomu AnoPenerbitKodanshaTerbitNovember 8, 1988 – Januari 6, 1989Volume3 MangaPengarangRyu FujisakiPenerbitShueishaPenerbit bahasa InggrisNA Viz MediaImprintJump ComicsMajalahWeekly Shōnen JumpDemografiShōnenTerbitJuni 24, 1996 – November 6, 2000Volume23 (Daftar volume) Seri animeSoul HunterSutradaraJunji NishimuraProduser Noriko Kobayashi Masahiro Toyosumi Sken...

 

 

يفتقر محتوى هذه المقالة إلى الاستشهاد بمصادر. فضلاً، ساهم في تطوير هذه المقالة من خلال إضافة مصادر موثوق بها. أي معلومات غير موثقة يمكن التشكيك بها وإزالتها. (مارس 2021) وسام أسد هولندا   مؤسس هولندا  البلد هولندا  إحصاءات تاريخ الإنشاء 29 سبتمبر 1815  صورة شريط الوسام &#...

Indian actor, sports car racer (born 1971) Ajith (actor) redirects here. For other uses, see Ajit (disambiguation) and Ajit Kumar (disambiguation). Ajith KumarAjith in 2010 at Irungattukottai Race TrackBornAjith Kumar Subramaniam (1971-05-01) 1 May 1971 (age 52)OccupationsActorrace car driverYears active1990–presentSpouse Shalini ​(m. 2000)​Children2 Ajith Kumar (born 1 May 1971) is an Indian actor who works predominantly in Tamil cinema. To date, he h...

 

 

Self-contained, short-term light-source The plastic casing covers the inner fluid.The glass capsule covers the solution.Diphenyl oxalate and fluorescent dye solutionHydrogen peroxide solutionAfter the glass capsule is broken and the solutions mix, the glowstick glows. Different color glow sticks meant for use as bracelets A glow stick, also known as a light stick, chem light, light wand, light rod, and rave light, is a self-contained, short-term light-source. It consists of a translucent plas...

 

 

The Gulf Cooperation Council Athletics Championship (also known as the GCC Athletics Championships) is a biennial international athletics competition between athletes from nations within the Cooperation Council for the Arab States of the Gulf. It was first held in 1986. In addition to the senior championship, the GCC also holds the Gulf Cooperation Council Youth Athletics Championships.[1] The GCC holds championships for various other sports, including golf, basketball and fencing. Th...

Islam menurut negara Afrika Aljazair Angola Benin Botswana Burkina Faso Burundi Kamerun Tanjung Verde Republik Afrika Tengah Chad Komoro Republik Demokratik Kongo Republik Kongo Djibouti Mesir Guinea Khatulistiwa Eritrea Eswatini Etiopia Gabon Gambia Ghana Guinea Guinea-Bissau Pantai Gading Kenya Lesotho Liberia Libya Madagaskar Malawi Mali Mauritania Mauritius Maroko Mozambik Namibia Niger Nigeria Rwanda Sao Tome dan Principe Senegal Seychelles Sierra Leone Somalia Somaliland Afrika Selatan ...

 

 

Roberto Sosa (18 April 1930 – 23 May 2011) was an author and poet born in Yoro, Honduras. He spent his early life working hard to help provide for his poor family. When he was almost thirty years old, he published his first book. Sosa published Los Pobres in 1969, which won the Adonais Prize in Spain. Un Mundo Para Todos Dividido, published in 1971, won the Casa de las Americas Prize in Cuba. By 1990, he had published six books of poetry, three of prose, and two anthologies of Honduran lit...

 

 

2020年夏季奥林匹克运动会波兰代表團波兰国旗IOC編碼POLNOC波蘭奧林匹克委員會網站olimpijski.pl(英文)(波兰文)2020年夏季奥林匹克运动会(東京)2021年7月23日至8月8日(受2019冠状病毒病疫情影响推迟,但仍保留原定名称)運動員206參賽項目24个大项旗手开幕式:帕维尔·科热尼奥夫斯基(游泳)和马娅·沃什乔夫斯卡(自行车)[1]闭幕式:卡罗利娜·纳亚(皮划艇)&#...

هذه المقالة بحاجة لصندوق معلومات. فضلًا ساعد في تحسين هذه المقالة بإضافة صندوق معلومات مخصص إليها. يفتقر محتوى هذه المقالة إلى الاستشهاد بمصادر. فضلاً، ساهم في تطوير هذه المقالة من خلال إضافة مصادر موثوق بها. أي معلومات غير موثقة يمكن التشكيك بها وإزالتها. (فبراير 2016) الطري�...

 

 

Untuk istri Kalanimoku, lihat Likelike (istri Kalanimoku). LikelikePutri Kepulauan HawaiiKelahiran(1851-01-13)13 Januari 1851Honolulu, Oʻahu, HawaiiKematian2 Februari 1887(1887-02-02) (umur 36)ʻĀinahau, Honolulu, Oʻahu, HawaiiPemakamanFebruary 27, 1887[1]Mausoleum Kerajaan Mauna ʻAlaWangsaKalākauaNama lengkapMiriam Likelike Kekāuluohi Keahelapalapa KapiliAyahCaesar KapaʻakeaIbuAnalea KeohokālolePasanganArchibald Scott CleghornAnakPutri Victoria Kaʻiulani Miriam Likelike...

 

 

Vue d'artiste de la magnétosphère terrestre. La magnétopause est la frontière entre la magnétosphère, qui est dominée par le champ magnétique de la planète, et le milieu interplanétaire, qui lui est dominé par le vent solaire (plasma complètement ionisé). Elle est plutôt étanche car elle empêche la majeure partie du vent solaire de pénétrer dans l'environnement de la planète (on parle de « bouclier magnétique »), mais le plasma du vent solaire pénètre partiel...

يفتقر محتوى هذه المقالة إلى الاستشهاد بمصادر. فضلاً، ساهم في تطوير هذه المقالة من خلال إضافة مصادر موثوق بها. أي معلومات غير موثقة يمكن التشكيك بها وإزالتها. (ديسمبر 2018) مزرعة عرطوسي تقسيم إداري  البلد لبنان  التقسيم الأعلى قضاء الضنية  تعديل مصدري - تعديل   مزرعة ع...

 

 

Gertie the DinosaurGertie didorong untuk menangis oleh tuannyaSutradaraWinsor McCayTanggal rilis 18 Februari 1914 (1914-02-18) Durasi12 menitNegaraAmerika SerikatBahasa Film bisu Antarjudul bahasa Inggris Gertie the Dinosaur (Gertie Si Dinosaurus) adalah sebuah film animasi pendek yang diproduksi pada tahun 1914, karya seorang kartunis dan animator asal Amerika Winsor McCay. Film ini merupakan animasi pertama yang menampilkan seekor dinosaurus sebagai karakter utama. Film ini pertama kal...

 

 

Lac de SempachSempachersee Administration Pays Suisse Canton Lucerne Géographie Coordonnées 47° 08′ 40″ N, 8° 09′ 10″ E Superficie 14,5 km2 Altitude 504 m Profondeur · Moyenne 87 m45,5 m Volume 660 millions de m3 Hydrographie Alimentation Grosse Aa, Petite Aa, Lippenrütibach, Röllbach, Greuelbach et Rotbach Émissaire(s) Suhre Durée de rétention 16,9 années Géolocalisation sur la carte : Suisse Lac de Sempach...

Australian politician Tim StorerSenator for South AustraliaIn office16 February 2018 (2018-02-16) – 30 June 2019 (2019-06-30)Preceded bySkye Kakoschke-Moore Personal detailsBornTimothy Raphael Storer (1969-10-24) 24 October 1969 (age 54)Loxton, South Australia, AustraliaPolitical partyTim Storer Independent SA Party (2018–2019)Other politicalaffiliationsNick Xenophon Team (2016–2017) Labor (1996–2002, (2013–2019)[1]RelativesAnnabel...

 

 

Muscle of the mouth This article is about the muscle. For the grindcore band, see Caninus (band). For the species name, see List of Latin and Greek words commonly used in systematic names. This article includes a list of references, related reading, or external links, but its sources remain unclear because it lacks inline citations. Please help improve this article by introducing more precise citations. (May 2015) (Learn how and when to remove this message) Levator anguli orisScheme showing a...