Il termine deriva dal greco ὄργανον (= utensile, strumento, strumento musicale) ed è stato usato per la prima volta da Michael Praetorius nel suo trattato Syntagma musicum, del 1618.
In particolare Curt Sachs è tuttora riconosciuto come il fondatore dell'organologia moderna: a lui è intitolato il premio annuale della American Musical Instrument Society. La sua vasta opera, condotta con un rigoroso metodo storiografico e basata sulle teorie del diffusionismo, mette a frutto, applicandole allo studio degli strumenti musicali, le conquiste e le vere e proprie strategie di ricerca di discipline diverse, quali la linguistica, l'antropologia, la sociologia, l'etnomusicologia, l'iconografia musicale.
Fuori dall'Europa, la trattatistica musicale si è dedicata all'organologia secoli prima, in particolare in Cina, India e nel Mondo arabo.
Probabilmente già nell'VIII secolo a.C., in Cina, sulla base del materiale ritenuto più importante, viene concepito il sistema dei bayin (八音), “otto timbri”, corrispondenti a metallo, pietra, seta, bambù, zucca, terra, pelle e legno. La classificazione si diffonde in tutta l'Asia orientale.
La stessa classificazione europea in quattro categorie perfezionata da Hornbostel e Sachs, sembra sia stata ispirata da un'opera in sanscrito, Nātyaśāstra, trattato su teatro, poesia e musica del saggio Bhārata, databili in un arco di tempo che va dal 200 a.C. al 200 d.C.
Nella trattatistica araba, lo strumento più descritto è lo ‘ūd. Al-Kindī (801-866) ne fornisce una descrizione dettagliata per materiali, dimensioni e costruzione. Successivamente Al-Fārābī (X secolo) nel suo Kitab al-mūsīqī al-kabīr tratta i cordofoni e gli aerofoni. Ibn Sīnā (Avicenna, XII sec.) divide gli strumenti a fiati in ragione della presenza o assenza dell'ancia.
Fonti
Le fonti della disciplina sono scritti e testimonianze di costruttori ed esecutori, trattati di acustica e chimica, fonti letterarie che descrivono strumenti e fonti iconografiche. In laboratorio si eseguono ricerche al microscopio elettronico, analisi chimico-fisiche ed indagini fotografiche ai raggi ultravioletti ed infrarossi, nonché processi dendrocronologici sui materiali e le vernici utilizzate.
Francesco Bianchini, De tribus generibus instrumentorum musicae veterum organicae dissertatio (1742)
Organologi
Un organologo è una persona che si occupa di strumenti musicali dal punto di vista della storia, della tecnologia e della conservazione. Può essere specializzato in un campo specifico, ovvero in una sola tipologia strumentale (esempio: tastiere storiche), anche molto ristretta (esempio: clavicordi), e in questo caso di solito è un costruttore/restauratore, un musicista/esecutore o un collezionista; può avere competenze più generaliste, e in questo caso spesso è uno storico della musica e/o un curatore o un conservatore di collezioni museali; infine può essere un ricercatore scientifico, fornito di competenze molto tecniche, e occuparsi principalmente di problematiche acustiche, o di indagini e analisi scientifiche finalizzate alla conservazione e al restauro.
Ivor Darreg, costruttore di strumenti musicali microtonali
Leo Fender, innovatore di alcune tecniche costruttive delle chitarre elettriche
Bart Hopkin, fondatore della rivista Experimental Musical Instruments
Erich von Hornbostel, uno dei due creatori del sistema di classificazione di strumenti musicali Hornbostel-Sachs
Dal 1983 ogni anno l'American Musical Instrument Society premia con il "Curt Sachs Award" un organologo che si sia particolarmente distinto per le sue ricerche. Questo l'elenco dei premiati:
2021 Eszter Fontana
2020 John Watson
2019 Elizabeth Wells
2018 Tony Bingham
2017 Malcolm Bilson
2016 John Koster
2015 Cynthia Adams Hoover
2014 Margaret Downie Banks
2013 William E. Hettrick
2012 Renato Meucci
2011 Albert R. Rice
2010 Jeremy Montagu
2009 Laurence Libin
2008 William Waterhouse
2007 Arnold Myers
2006 Edward L. Kottick
2005 Grant O'Brien
2004 Ivan Macak
2003 Friedrich von Huene
2002 Florence Gétreau
2001 Gerhard Stradner
2000 Alfred Berner
1999 Cecil D. Adkins
1998 Robert E. Eliason
1997 Edmund A. Bowles
1996 Peter F. Williams
1995 Laurence E. R. Picken
1994 Barbara Owen
1993 Jeannine Lambrechts-Douillez
1992 William Richmond Dowd
1991 Herbert Heyde
1990 André P. Larson
1989 Phillip T. Young
1988 Philip Argall Turner Bate
1987 Robert M. Rosenbaum
1986 John Henry van der Meer
1985 Anthony Cuthbert Baines
1984 Sybil Marcuse
1983 David D. Boyden
Bibliografia
Stanley Sadie (a cura di), The New Grove Dictionary of Musical Instruments, Macmillan, London 1984
Kartomi, On Concepts and Classifications of Musical Instruments, Chicago, 1990, University of Chicago Press
Erich Valentin, Handbuch der Musikinstrumentenkunde. Bosse, Regensburg 2004
Curt Sachs, History of Musical Instruments, 1940 (trad. it. Storia degli strumenti musicali, a cura di Maurizio Papini 1980; dal 1995 negli Oscar Mondadori)
Curt Sachs, Geist und Werden der Musikinstrumente 1929
Curt Sachs, Handbuch der Musikinstrumente, Breitkopf und Härtel, Wiesbaden 1920
Curt Sachs, Real-Lexikon der Musikinstrumente, Berlin 1913