Gli Ordoño de Rosales (o Ordonno de Rosales o italianizzato in Ordogno de Rosales, poi Ordoño de Rosales Cigalini) furono una nobile famiglia spagnola, ramificatasi in seguito anche nel milanese.
Storia
La famiglia Ordoño de Rosales trae le proprie origini dalla nobiltà spagnola nella città di Burgos, in Cantabria. Secondo alcuni storici spagnoli antichi, la famiglia avrebbe origini remote ascrivibili alla famiglia Rosales che fu patrona di un'abbazia e di un sontuoso palazzo annesso che passò in eredità all'ultima figlia di quella casata, Isabella, la quale a sua volta sposò Ordoño Ordoñez, signore di Lemos e Sarria, il quale era discendente diretto di re Ramiro III di León. L'unione tra le due casate è ben visibile anche nello stemma della famiglia che non a caso riporta tre pali neri in campo oro che compongono lo stemma degli Ordoño, il tutto circondato da una banda purpurea con rose d'argento dei Rosales.
Nel XVI secolo, un ramo della famiglia emigrò in Italia al seguito dell'esercito spagnolo con suo primo rappresentante il nobile Benedetto Ordoño de Rosales, il quale per primo giunse a Napoli al seguito di Ferdinando il Cattolico. Questi, per aver partecipato vittoriosamente alla guerra contro i Turchi, ottenne dallo stesso re Ferdinando il titolo di barone nel Regno di Napoli sul feudo di Colonnella, nell'odierno Abruzzo. Mentre si trovava in Italia prese parte all'assedio di Pavia[quale dei tanti nel '500?]. Il ramo della famiglia continuò con suo figlio Matteo (1518-1590), il quale prese parte alla conquista di Granada e divenne tesoriere della regina di Spagna. Dei suoi figli, il primogenito Lesmes (m. 1627) si trasferì per primo a Milano dove la famiglia proliferò nei secoli successivi. Egli fu capitano delle fortezze di Vercelli, Abbiategrasso e Vigevano.
Il figlio di questi, Matteo Francesco (1603-1674), venne inserito a pieno titolo nell'amministrazione del ducato spagnolo di Milano e venne nominato segretario di guerra del marchese di Leganés e pertanto fu lui a trattare l'accordo col duca di Parma e la Repubblica delle Tre Leghe, venendo ricompensato con la nomina a consigliere di stato e tesoriere generale dello stato di Milano nel 1641. Il 13 febbraio di quello stesso anno, re Filippo IV di Spagna lo investì del feudo e del titolo di conte di Vailate. Nove anni più tardi, la città di Lodi gli conferì la cittadinanza onoraria e nel 1652, Matteo Francesco acquistò il feudo di Castelleone, nel cremonese, con annesso titolo di marchese. Re Filippo IV, in considerazione dei suoi meriti personali, gli concesse una rendita annua di 300 ducati.
Il figlio di Matteo Francesco, Baldassarre (1636-1712), fu cittadino onorario di Alessandria e di Ferrara, nonché consigliere segreto dello stato di Milano. La dinastia continuò con Diego (1670-1736), il quale nel 1707 venne nominato uno dei LX decurioni della città di Milano e nel 1727 venne eletto senatore. Col suo matrimonio con Teresa Visconti, figlia di Pirro, ottenne il titolo di Grande di Spagna di I classe. Il figlio primogenito di questi, Gaspare Carlo (1709-1791), si laureò in utroque iure a Pavia e fu noto giureconsulto della sua epoca; come il padre fu tra i decurioni della città e dal 1746 raggiunse il grado di vicario di provvisione, operando anche in rappresentanza del Banco di Sant'Ambrogio, la principale istituzione bancaria della città di Milano. Luigi (1749-1820), fu ciambellano dell'arciduca Ferdinando d'Asburgo-Lorena (nel periodo in cui fu viceré a Milano) e poi ciambellano dell'imperatore d'Austria. Il suo unico figlio, Gaspare (1802-1887), fu un noto patriota e amico di Giuseppe Mazzini e Carlo Pisani Dossi. Ritiratosi in Svizzera, offrì la sua ospitalità a Mazzini ma rimase in esilio sino al 1859, quando poté rientrare in patria. Dal suo matrimonio con la nobile Maria Cigalini della Torre di Rezzonico, ultima erede della sua casata, ne ottenne l'intero patrimonio a patto di aggiungere al proprio il cognome della moglie e da allora la casata divenne nota come Ordoño de Rosales Cigalini. Il figlio della coppia, Luigi (1837-1901), fu un militare durante la seconda guerra d'indipendenza italiana dove si guadagnò la medaglia d'argento al valor militare; in seguito si dedicò alla scrittura, raccogliendo il lungo e intenso carteggio tra il padre e Mazzini. Con lui la casata continuò, ramificata a Milano e nel comasco.
Albero genealogico
Benedetto, I barone di Colonella *1482 †1550 Maria Darze y Leyva
Luigi Senatore Ramiro, X marchese di Castelleone *1931 †? ?
Note
Bibliografia
Ramiro Ordoño de Rosales Cigalini, Le famiglie Ordoño de Rosales, Cigalini, della Torre di Rezzonico, Archetipografia di Milano S.A., Milano, 1928
Cinzia Cremonini, Teatro genealogico delle famiglie nobili milanesi. Riproduzione del manoscritto 11500-11501 della Biblioteca Nacional di Madrid, 2 volumi, Gianluigi Arcari Editore, Mantova, mss. 11501, fol. 91
Dante Zanetti, La demografia del patriziato milanese nei secoli XVII, XVIII, XIX, Pavia, 1972, pp. A/142-A/147
Gianvittorio Signorotto, Milano Spagnola. Guerra, istituzioni, uomini di governo, 1635–1660, Sansoni, Milano, 1996
Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Vol. IV, Arnaldo Forni, 1968, pp. 909-913