Componente della IX Commissione (Agricoltura e alimentazione) - I legislatura
Componente della Commissione speciale per l'esame della proposta di legge Fadda ed altri n. 1513: "Sistemazione in Sardegna della sovrappopolazione di altre Regioni mediante valorizzazione delle risorse agricole ed industriali dell'isola. Istituzione dell'opera per la valorizzazione della Sardegna" - I legislatura
Componente della XI Commissione (Lavoro e previdenza sociale) - II legislatura
Componente della Commissione speciale per la ratifica dei decreti legislativi emanati dal Governo durante il periodo della Costituente - II legislatura
Durante il regime mussoliniano, fu un attivo antifascista: il 6 novembre 1930 venne arrestato e condannato nel 1931 dal Tribunale speciale per la difesa dello Stato alla pena di cinque anni di reclusione, che non scontò completamente per la sopravvenuta amnistia decennale del novembre 1932. Già nel 1933, il giovane contadino finiva di nuovo nelle mani della polizia politica e veniva confinato per 4 anni, poi ridotti a due, sull'isola Ponza, a cui si aggiunsero ulteriori 10 mesi per violazione al regolamento dei confinati. Ritornò in libertà il 10 luglio 1936.[2]
Dopo l'8 settembre 1943 Cremaschi fu tra i responsabili della Resistenza nel Modenese, organizzando le basi clandestine presso le case dei contadini comunisti, dove venivano nascosti prigionieri di guerra e partigiani. Nominato responsabile del PCI nella 3ª, 4ª e 5ª zona, organizzò la Resistenza contadina e fu lui stesso un partigiano combattente.
Nel dopoguerra gli fu affidata la Segreteria della Confederterra modenese e venne eletto all'Assemblea Costituente. Eletto di nuovo con il PCI per le prime due legislature repubblicane nel 1948 e 1953 nella circoscrizione di Parma, si occupò principalmente di questioni agrarie e previdenziali.
Nel 1958, conclusa l'esperienza parlamentare, fu nominato presidente dell'Alleanza delle cooperative modenesi e membro del Consiglio della Centrale del latte di Modena. In seguito fu socio attivo dell'Associazione nazionale dei perseguitati politici e dell'Associazione nazionale dei partigiani d'Italia. Dal 1966 al 1970 fu anche presidente dell'Alleanza provinciale dei contadini.
Morì nella sua città natale all'età di 75 anni. Il suo archivio è conservato presso l'Istituto per la storia della Resistenza e della civiltà contemporanea di Modena.
In sua memoria è dedicata una strada della località Villanova, nel comune di Modena.
Note
^Fondo: Cremaschi Olinto, su beniculturali.ilc.cnr.it:8080. URL consultato il 19 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2019).