Nuovi Territori
I Nuovi Territori[1][2] (in inglese New Territories, in cinese 新界 Xīnjiè che significa "nuova frontiera") sono la regione di Hong Kong non comprendente le isole di Hong Kong, Kowloon e Stonecutters Island. GeografiaStoricamente, questa è la regione descritta nella Convenzione per l'estensione del territorio di Hong Kong, secondo la quale i territori comprendono la vasta area a nord di Boundary Street nella penisola di Kowloon e a sud del fiume Shenzhen, che divenne il confine tra Hong Kong e la Cina, oltre a più di 200 isole periferiche (Outlying Islands) incluse Lantau Island, Lamma Island, Cheung Chau, e Peng Chau nel territorio di Hong Kong. StoriaLa convenzione di cessione dei territori a Hong Kong fu siglata il 9 giugno 1898 a Pechino.[3] Il contratto di affitto permetteva agli inglesi di avere piena giurisdizione sui recenti acquisti di territorio, necessari ad assicurare una difesa militare adeguata alla colonia insulare.[4] Su queste terre, fin dal 1894, i britannici avevano manifestato precise mire, sostenute da varie ragioni: la necessità di aree cimiteriali, di un campo di esercitazione per le truppe, di uno spazio di sviluppo industriale. Decisive nel pervenire al contratto furono tuttavia le esigenze di sicurezza e difesa territoriale.[5] In base alla convenzione, i territori a nord dell'attuale Boundary Street e a sud del fiume Shenzhen, insieme alle circostanti isole di Hong Kong, vennero affittati dal Regno Unito per 99 anni, ossia fino al 30 giugno 1997. I governi di Regno Unito e Repubblica Popolare Cinese firmarono nel 1984 la dichiarazione congiunta che dispose il ritrasferimento alla Cina, a partire dal 1º luglio 1997, della sovranità sui territori affittati, insieme all'isola di Hong Kong e al resto della penisola di Kowloon, ceduti rispettivamente con il trattato di Nanchino (1842) e con la prima convenzione di Pechino (1860). Note
Bibliografia
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