Mentre frequentava la Nanuet Senior High School, Maritato praticò il football e il wrestling.[6] Maritato fu allenato da Billy Robinson, secondo quanto affermato in un'intervista shoot, Maritato fece il suo debutto contro un wrestler di nome Parsippany Smith Fields.[2][5]
Il suo debutto nell'Extreme Championship Wrestling (ECW) avvenne il 14 luglio 1992 con il nome di Damien Stone, dove perse contro Tommy Cairo. Spese i suoi primi anni in ECW nell'undercard come jobber. Nel 1995, si prese una pausa dalla ECW e si trasferì in giappone per lottare nell'UWF International, federazione a carattere shoot.[2][5]
Nel 1999, divenne un "wrestler serio", seppur continuando a essere accompagnato dal Sal E. Graziano proclamandosi un membro degli F.B.I. (nonostante fossero rimasti loro due). In seguito, lottò diversi match in competizione singola fino a metà del 2000, quando formò un tag team con Tony Mamaluke, con cui vinse il World Tag Team Championship il 26 agosto che persero a dicembre contro Danny Doring e Roadkill.[5] I due continuarono a lottare fino alla chiusura della ECW nel gennaio del 2001.[2]
Ring of Honor (2001–2002)
Dopo la chiusura della ECW, lottò in diverse federazioni indipendenti spesso in coppia con Tony Mamaluke. Inoltre, i due ebbero uno stint nella Ring of Honor prima della firma di Maritato con la World Wrestling Entertainment nel 2002.[5]
Maritato fece il suo debuttò nella puntata di SmackDown! del 12 dicembre 2002 con il nome di Nunzio, nel ruolo del cugino heel di Jamie Noble attaccando Crash.[5][7] Di conseguenza, Nunzio iniziò una rivalità con Holly che sconfisse in varie occasioni per poi affrontare wrestler come Tajiri, Shannon Moore e Chuck Palumbo.[8][9]
L'alleanza con Noble si concluse poco dopo e Nunzio riformò i Full Blooded Italians con Chuck Palumbo e Johnny Stamboli, che ottennero un discreto successo.[10] Dopo WrestleMania XX, Palumbo fu spostato a Raw e gli F.B.I. si ridussero come un tag team.[11] In seguito al rilascio di Stamboli, Nunziò iniziò a lottare nella divisione dei pesi leggeri.[5]
Tornato con il nome di Nunzio, continuò a lottare a Velocity sia come face che heel, dove formò un tag team di breve durata con Funaki. Nella puntata di Velocity del 6 agosto, conquistò il Cruiserweight Championship sconfiggendo Paul London grazie all'aiuto di Vito che gli passò un bastone telescopico.[13] Nunzio si allenò poi con Vito diventando un "cattivo".
Il duo iniziò una rivalità con i Mexicools e il 9 ottobre a No Mercy, perse il titolo contro Juventud.[14] Il 15 novembre in un house show a Roma, Nunzio vinse per la seconda volta il Cruiserweight Championship sconfiggendo Juventud, per poi perderlo contro quest'ultimo nella puntata SmackDown! del 25 novembre.[15]
Nunzio e Vito divennero dei face per un breve periodo durante la loro rivalità con Gregory Helms, per poi tornare a essere heel, dovuto alla nuova gimmick da padrino di Vito.
Nel maggio del 2006, l'alleanza tra Nunzio e Vito cominciò a inclinarsi dopo essere stato rivelato che a Vito piaceva vestire in modo opposto, che fece sentire Nunzio tradito e imbarazzato.[16][17] Concluse la sua alleanza con Vito e venne spostato nel roster della ECW.[18]
Dopo il rilascio di Mamaluke, Guido venne tolto dagli show televisivi. Fece il suo ritorno nella puntata di ECW on Sci Fi del 17 aprile svoltasi in italia tornando a utilizzare il personaggio di Nunzio senza Trinity, la quale fu rilasciata nel mese di giugno.[23][24] Dopo aver perso nei match di debutto di Johnny Nitro e The Miz, Nunzio venne rimosso dagli show.[25][26] Nella puntata della ECW dell'11 settembre, perse contro Matt Striker.[27] In quel periodo, Nunzio fu usato il più delle volte come jobber perdendo contro Tommy Dreamer,[28] Jamie Noble,[29]Kevin Thorn,[30] e Kenny Dykstra.[31]
Nunzio tornò nella puntata della ECW del 15 gennaio 2008, perdendo contro Shelton Benjamin,[32] e l'8 aprile contro Elijah Burke.[33] Successivamente, iniziò una breve rivalità con Mark Henry che perse.[34][35] Dopo quasi due anni, il 5 maggio Nunzio vinse un match come membro del roster della ECW contro Triple H e Mr. Kennedy.[36] L'8 agosto, Nunzio fu rilasciato dalla WWE.[37]
Circuito indipendente (2008–2010)
Dopo il rilascio dalla WWE Maritato torna a combattere nel circuito indipendente americano lottando spesso in coppia con Tracey Smothers. I due riescono a conquistare i titoli di coppia della Jersey All Pro Wrestling. Maritato partecipa inoltre anche a un evento della Ring of Honor a New York.
Sul finire del 2010 lotta qualche match in Giappone, nella promotion SMASH dell'ex ECW e WWE Tajiri.
Ritorno in WWE (2010–2024)
A dicembre del 2010 è tornato in WWE per arbitrare un match. L'8 febbraio 2011 arbitrò un match a NXT.
A maggio 2011 firma un contratto con la WWE dove si metterà a disposizione come arbitro, ruolo che già svolgeva regolarmente da qualche mese. Il 30 settembre dello stesso anno viene rilasciato.
^abcdefghijklmn(EN) Nunzio, su onlineworldofwrestling.com, Online World of Wrestling. URL consultato il 3 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2007).
^abcdefghi(EN) Little Guido, su cagematch.net, Cagematch. URL consultato il 3 agosto 2019.
^abcdefgh(EN) John Milner, Oliver Greg, Bob Kapur, Nunzio, su slam.canoe.ca, Slam! Sports. URL consultato il 4 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2012).
^(EN) Full Blooded Italians Profile, su onlineworldofwrestling.com, Online World of Wrestling. URL consultato il 6 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2011).
^(EN) Draft Lottery 2004, su prowrestlinghistory.com, Online World of Wrestling. URL consultato il 6 agosto 2019.
^(EN) Chris Gramltch, One great Night of hardcore hostalgia, su slam.canoe.ca, Slam! Sports, 12 giugno 2005. URL consultato il 6 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2012).
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^(EN) Anarchy in the U.K., su wwe.com, World Wrestling Entertainment, 25 novembre 2005. URL consultato il 6 agosto 2019.
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^ab(EN) Brett Hoffman, An Extreme Debut, su wwe.com, World Wrestling Entertainment, 16 giugno 2006. URL consultato il 6 agosto 2019.
^(EN) Hybrid beatdown, su wwe.com, World Wrestling Entertainment, 3 dicembre 2006. URL consultato il 6 agosto 2019.
^(EN) Jon Waldman, Axe drops for many WWE stars, su slam.canoe.ca, Slam! Sports, 18 novembre 2007. URL consultato il 6 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2009).