Il borgo di Noce è situato lungo la strada provinciale 2 Vicarese che collega Pisa con Vicopisano, tra i paesi di Uliveto Terme e Lugnano, ai piedi del Monte Verruca,[3] una delle alture che compongono i Monti Pisani, caratterizzato dalla presenza di un'antica rocca e di un monastero, che si presentano oggi entrambi sotto forma di ruderi.[4] Il borgo è posto sotto una scogliera di massi cavernosi calcarei, che vanno a formare le cosiddette Grotte di Noce, tra le quali la più significativa è la Grotta del Pippi.[5]
Ancora più a valle del borgo si trova la Piana di Noce, località posta sulle rive dell'Arno e perlopiù interessata da attività artigianali, commerciali ed industriali.
Storia
Il borgo è documentato per la prima volta in un documento del 970[3] ed è stato a partire dall'epoca medievale proprietà di numerose famiglie pisane facoltose, come i Del Mosca, i Lanfreducci, i Lanfranchi e gli Upezzinghi, i quali svilupparono l'economia del paese con la realizzazione di edifici agricoli.[3]
Nel XVIII secolo, Noce e il suo territorio furono studiati da Giovanni Targioni Tozzetti e le grotte calcaree documentate nella sua opera Viaggi fatti in diverse parti della Toscana per osservare le produzioni naturali e gli antichi monumenti di essa,[5] mentre nel secolo successivo furono oggetti di studi del professor Paolo Savi, che nelle Memorie indicò le grotte di Noce come decisive nella costituzione fisica dei Monti Pisani.[5]
Monumenti e luoghi d'interesse
Chiesa di San Domenico, piccola chiesa situata al centro del borgo, è stata costruita nel 1639, data incisa su una lapide sulla facciata. L'edificio religioso è inserito nel territorio della parrocchia di Uliveto Terme.[3]
Villa Rita, già Lanfreducci-Upezzinghi, risalente al XV secolo, ma completamente ristrutturata nel XVII secolo, comprende anche un ampio cortile e un salone con decorazioni cinquecentesche di Agostino Ghirlanda. Intorno alla villa si sviluppano altri edifici antichi, un tempo utilizzati a scopi agricoli.[3]