Iniziò la sua carriera di giornalista a Roma, per poi passare al Giorno. Intraprese anche l'attività di scrittore: il suo primo romanzo fu nel 1953Il vestito di carta. All'inizio degli anni cinquanta, prima di diventare giornalista, fu cestista della Reyer Venezia con cui ha giocato nella massima serie[1].
Realizzò uno scoop con un'intervista esclusiva alla diva Marilyn Monroe. Per ottenere la intervista a Marilyn, le inviò un enorme mazzo di rose rosse, acquistate dal miglior fiorista della Quinta Strada e una semplice presentazione: «da un cronista italiano che desidera incontrarla». Lo scoop dell'intervista provocò un certo chiasso tanto che persino Oriana Fallaci, all'epoca inviata de L'Europeo, telefonò a Salvalaggio, riempiendolo di insulti: avrebbe voluto essere lei la prima a raggiungere l'inavvicinabile Marilyn[2]. Incontrò anche Yul Brynner ed Ezra Pound, e conobbe Primo Carnera fin dai suoi esordi con il circo, come raccontò lui stesso in L'epopea di Primo Carnera.
La casa editrice Arnoldo Mondadori Editore gli affidò il progetto di una nuova rivista, Panorama: Salvalaggio ne fu il fondatore, nel 1962, ed il primo direttore, fino al 1964. Diverso dal settimanale odierno, il Panorama di Salvalaggio era un mensile culturale.
A partire dagli anni settanta, pur continuando a collaborare con varie testate e emittenti radiotelevisive, la sua attività si concentrò soprattutto sulla narrativa, spesso legata ai ricordi della sua infanzia veneziana. Scrisse una trentina di romanzi, ottenendo anche numerosi premi e riconoscimenti: in particolare Rio dei pensieri (Premio Sirmione del Garda, 1980), e Il Campiello sommerso (Premio Campione d'Italia, 1974), considerato il suo capolavoro, tradotto in numerosi Paesi e che solo nella ex Unione Sovietica ha venduto quattro milioni di copie[3]. Dal 2003 collaborò con Radio Radio e Radio Radio Tv di Sky. Ogni mattina interveniva telefonicamente al programma Un giorno speciale di Francesco Vergovich, commentando i fatti del giorno. Teneva inoltre una rubrica sul settimanale Oggi, con lo pseudonimo "Malapelle".
Rimane famosa la sua aspra critica a Vasco Rossi e alla stessa Rai, accusata di ospitare nel suo programma più seguito (Domenica in) un individuo alcolizzato, cocainomane e sballato[4]. La dura stroncatura accrebbe la fama del cantante, che rispose alle critiche con la canzone Vado al massimo, ove il verso "quel tale che scrive sul giornale", è con grande probabilità rivolto proprio al giornalista veneziano, così come anche in una canzone successiva, Blasco Rossi. Nello stesso articolo Salvalaggio attaccò duramente anche Lou Reed ("ma quando faremo un'indagine seria, un calcolo approssimativo, di tutti i giovani che si sono “fatti”, che si sono procurati un passaporto per l'altro mondo, sulle orme dei cantori dell'eroina, come quel tale Lou Reed, che a Milano si pronuncia giustamente Lùrid?").
Vita privata
Ebbe tre figli (Marco, Laura e Olivia) con la prima moglie Molga, una donna inglese. Con la seconda moglie Giovanna non mise al mondo prole. Al momento della morte aveva sette nipoti (Daniela, Matteo, Isabella, Evelyn, Orlando, Oliver e Scintilla).
Premi e riconoscimenti
Ha ricevuto per la sua attività il Premio internazionale Rimini di giornalismo.
È stato finalista al Premio Strega del 1987 con il romanzo Fuga da Venezia (Rizzoli).
Opere
Il vestito di carta, Firenze, Vallecchi, 1953.
Piumino da cipria, Milano, Rizzoli, 1959.
Il baffo, Milano, Rizzoli, 1961.
L'acrobata, Milano, Rizzoli, 1962.
America a passo d'uomo, Milano, Rizzoli, 1962. Premio Marzotto 1963
Tre giorni di febbre, Milano, Rizzoli, 1963.
Facce di mezzanotte, Milano, Rizzoli, 1965.
Il letto in piazza, Milano, Rizzoli, 1968.
Un uomo di carta, Milano, Rizzoli, 1968.
La provincia avvelenata, Genova, Immordino, 1969. Premio Estense
Momenti gardesani di Ernesto Treccani, Desenzano, L'Antiquario del Garda, 1971.
^Premio letterario Viareggio-Rèpaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2019).
^Alcune biografie, riprese da molti organi di informazione dopo la scomparsa di Nantas Salvalaggio (29 maggio 2009), attribuiscono allo scrittore il Premio Strega 1986 con "Fuga da Venezia": ciò non risponde al vero. Il suddetto romanzo fu finalista allo Strega 1987 e si piazzò al quarto posto. Elenco vincitori Premio Strega dal 1947 in poiArchiviato l'8 ottobre 2022 in Internet Archive.
1954 Francesco Cedrangolo, Silvio Garattini, Tommaso Lucherini, Pietro Valdoni · 1957 Michele Arslan, Ida Bianco, Vittorio Erspamer, Ezio Silvestroni, Luigi Villa · 1959 Sergio Abeatici, Luigi Campi, Raoul De Nunno, Francesco Morino, Gian Franco Rossi, Alberto Zanchetti · 1961 Giovanni Marcozzi · 1963 Vincenzo G. Longo · 1965 Enrico Greppi · 1967 Giovanni Felice Azzone