La sua inaugurazione risale al 5 novembre 1978,[1] in seguito ad un prezioso lascito voluto dalla signora Giuseppina Bietti in memoria del coniuge scomparso Ottorino Zibetti, esperto modellista e collezionista navale.
Esposizione
Il museo, costituito da un unico salone, ospita numerose riproduzioni di celebri velieri, cimeli storici, strumenti nautici, bussole, cannocchiali, attrezzi navali, fossili marini, conchiglie rare, medaglie, e una biblioteca del mare.
Il materiale esposto è ordinato per affinità tematica, in modo da seguire un percorso didattico chiaro e comprensibile.
I cimeli più importanti custoditi nel museo comprendono:[2]
Il museo presenta inoltre innumerevoli bozzelli originali, uno scafandro di rame e bronzo risalente al 1890 ed un modello di motoscafo da competizione.
Il Museo oggi
Numerose donazioni da altri privati cittadini o istituzioni pubbliche hanno arricchito, con il passare degli anni, il nucleo originario del museo (costituito unicamente dal lascito del signor Zibetti), rendendone necessario un ampliamento. I numerosi lasciti, tutti relativi alla modellistica navale, includono un modellino della nave scuolaAmerigo Vespucci, un modello di sciabecco alla polacca, una lucia (imbarcazione caratteristica del Lario), un modello di fregata spagnola e modelli di sommergibili e rimorchiatori in uso presso la marina tedesca ed olandese.
Il museo navale è sovente meta di visite guidate da parte di scolaresche, comitive, gruppi, associazioni culturali e singoli visitatori; in collaborazione con alcune associazioni locali ed enti culturali, esso cura periodicamente l'allestimento di mostre di modellismo.
Sono infine esposte due anfore vinarieromane del I secolo provenienti da Aquileia, dono del Duca d'Aosta, comandante della 3ª Armata, al tenente generale Giuseppe Zibetti, padre dell'ingegner Ottorino al quale è intitolato il museo.