Il tema del confine caratterizza il Museo delle terre di confine, da cui il nome.
Descrizione
Inaugurato nel 2008 all'interno dell'antico palazzo della famiglia Mancini, il museo valorizza una peculiarità del territorio: infatti Sonnino dal medioevo all'età moderna ha continuamente avuto a che fare con questioni riguardanti i confini essendo posto sulla linea di confine tra lo Stato Pontificio ed il Regno delle Due Sicilie. La frontiera la troviamo nelle cronache del tempo per questioni territoriali con i comuni limitrofi, per le questioni legate al brigantaggio (Antonio Gasbarrone di Sonnino, Fra Diavolo di Itri e Alessandro Massaroni di Vallecorsa), per la manifestazione Le torce che ogni anno in occasione dell'Ascensione ripercorre i confini del Comune di Sonnino.
L'allestimento è organizzato in varie stanze scenografiche, con la finalità di legare storia ed etnografia, interpretazioni e significati, in modo da fornire al visitatore uno spazio di riflessione sul significato di identità e di cambiamento.
Percorso espositivo
Terra di confine perché?
Sala 1: il confine dal punto di vista socioculturale e linguistico.[3]
Sala 2: il confine territoriale con testimonianze video.[4]
^ Stefano Pagliaroli, Il Castellum di Sonnino, in Una visita al monastero di Santa Maria delle canne di Sonnino, Latina, Tipografia Selene, 2011, p. 15, ISBN978-88-905-9334-5.