Mūsā al-Kāẓim venne alla luce nel periodo di lotte che contrapposero il Califfatoomayyade e gli Abbasidi. Come suo padre, fu assassinato dagli Abbasidi.
Alcuni sciiti (gli ismailiti) credono che il figlio più anziano dell'Imam Jaʿfar, ossia Isma'il ibn Ja'far sia stato il vero successore del comune padre. Essi credono che Ismāʿīl sia entrato in occultamento (ghayba) per volontà di Jaʿfar al-Ṣādiq, per motivi rimasti nascosti ai più. I Duodecimani credono invece che Ismāʿīl sia morto prima del padre e che questi sia perciò stato costretto a designare proprio Mūsā.
Morte
Nel 795, Hārūn al-Rashīd imprigionò Mūsā al-Kāẓim. Quattro anni più tardi il Califfo ordinò a Sindī ibn Shahīq di avvelenare Mūsā. Il corpo di Mūsā al-Kāẓim oggi riposa all'interno della Moschea al-Kāẓimiyya a Kazimayn (Iraq).
Citazioni
"La miglior generosità è soccorrere l'oppresso".
"Il mondo è leggero e splendido come un serpente ma vi è nascosto dentro un veleno mortale".
Note
^A Brief History of The Fourteen Infallibles, Qom, Ansariyan Publications, 2004.
^La località era particolarmente cara all'Ahl al-Bayt per essere stato il luogo del segreto raduno che organizzò il vasto fronte alide e talibita in funzione anti-omayyade, e ancor più per essere il luogo di sepoltura della madre del Profeta, Amina bint Wahb.