La catena montuosa si sviluppa per una lunghezza di circa 150 km ed è larga in media 40 km; massime elevazioni sono il Klínovec o Keilberg (1244 m s.l.m., in territorio ceco) e il Fichtelberg (1214 m s.l.m., in territorio tedesco).
Dal punto di vista geografico i Monti Metalliferi costituiscono uno dei quattro lati del quadrilatero boemo, separando nettamente con un andamento SO-NE la regione storico-geografica della Sassonia da quella della Boemia.
Gli oronimi locali alludono all'abbondanza di risorse minerarie della regione (Erz e krušec significano, rispettivamente in tedesco e ceco, "minerale metallifero"). Vi sono importanti giacimenti di uranio e litantrace.
Storia
Scarsamente abitate durante il medioevo, le Montagne Metallifere sono rimaste per lunghi secoli coperte da dense foreste. Solo nel XIV secolo la scoperta di giacimenti di argento e di stagno favorì il popolamento della regione e la fondazione di diverse città. La catena montuosa segna da secoli il confine non solo geografico, ma anche politico, tra la Sassonia e la Boemia, e dal 1945-47 anche quello etnico tra tedeschi e cechi (in precedenza, l'intera regione era quasi esclusivamente abitata da tedeschi dei Sudeti).
Centri abitati
Il più importante centro abitato del versante ceco dei Monti Metalliferi è Boží Dar. La cittadina, noto centro sciistico nonché valico di frontiera (si trova a poche centinaia di metri dal confine con la Germania), è situata sotto il monte Klínovec e viene considerata "la città più alta dell'Europa centrale".
Al centro dei Monti Metalliferi si trova la città termale di Jáchymov, dove sorsero "le prime terme al radon del mondo"[1]. È legata a Jáchymov anche Marie Curie, insignita nel 1911 del premio Nobel per la chimica. Proprio su un campione di uranite di Jáchymov, nell'anno 1898, i coniugi Curie scoprirono a Parigi il radio, elemento fortemente radioattivo.