Montante (arma)

Montante
TipoSpada a due mani
OrigineSpagna (bandiera) Spagna
Impiego
UtilizzatoriMontanteros
Produzione
Entrata in servizioXVI secolo
Ritiro dal servizioXVII secolo
Descrizione
Peso3,5 kg
Lunghezzaca. 180 cm
lamaca. 125 cm
Tipo di lamain acciaio, affilata su ambo i lati, con ricasso pronunciato
Tipo di puntatriangolare, affilata su entrambi i lati
Tipo di manicoa due mani, con croce di guardia ampia a bracci diritti, anelli e pomolo pronunciato
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Il Montante era un tipo di spada a due mani in uso ai maestri di scherma tradizionale nel Regno di Spagna tra XVI e XVII secolo. Per ciò che concerne la linea e l'utilizzo, l'arma si colloca a metà strada tra la normale spada a due mani tardo medievale e lo Zweihänder sviluppato per mercenari svizzeri e lanzichenecchi nel medesimo periodo.

Etimologia

Sino al XVIII secolo, l'etimo di lingua spagnola "Montante" indicava genericamente tutte le spade a due mani del periodo tardo-medievale e rinascimentale: Long Sword, Zweihänder, Claymore ecc. Solo nel corso del XIX secolo, gli etimi spagnoli "Mandoble" ed "Espadón" cominciarono ad essere utilizzati per indicare le pesanti spadone a due mani rinascimentali onde distinguerle dal Montante vero e proprio.

Costruzione

La linea del Montante riprende quella della spada a due mani tardomedievale nella sua fase più matura:

  • la lama era di ottimo acciaio (in questo caso acciaio Toledo), diritta ed affilata su ambo i lati, con un ricasso molto pronunciato e una punta atta ad impalare il nemico come fosse una lancia;
  • l'impugnatura a due mani era molto lunga, con pomolo pronunciato onde garantire una presa solida alla mano più lontana dalla guardia. Quest'ultima era a crociera, con bracci diritti, ornati al fondo da pomelli o cipolloni.

Storia

Il Montante trovò largo uso principalmente nelle scuole di Scherma tradizionale spagnola. Arma distintiva del maestro di scherma, il Montante veniva utilizzato per interrompere lo scontro tra due allievi/combattenti (da cui la frase spagnola meter el montante, "interporre il montante" i.e. "porre fine"). Come gagliardetto, di colore rosso, il Montante veniva cucito sulla parte destra della giubba indossata dal maestro d'armi come vero e proprio distintivo[1].

Come arma vera e propria, il montante non trovava applicazione diretta negli schieramenti campali della fanteria spagnola cinquecentesca, rigidamente inquadrata nei battaglioni di tercios armati di picca, archibugio e spada (la spada da lato prima e la striscia poi). Il montante era arma distintiva del maestro, dello schermidore capace di difendersi in ogni circostanza, anche nella mischia di più nemici, e veniva quindi portato come arma di difesa personale o da duello[2].

Nel corso del XVI secolo i sempre più intensi contatti tra il Regno di Spagna ed il Sacro Romano Impero Germanico nella figura del sovrano Carlo I di Spagna portarono il Montante ispanico ad incontrarsi con lo Spadone svizzero-germanico, la Zweihänder. Il miscuglio tra le due tipologie di armi portò ad una grande confusione etimologica, ancora pesante in Spagna nel corso del XVIII secolo quando lo scrittore Gregorio Mayans liquidò il "Montante" ed il "Mandoble" (vocabolo apparso non prima del 1569 per indicare qualunque tipo di spada da brandirsi a due mani) come semplici sinonimi del medesimo oggetto in una lingua, quella spagnola, per sua stessa natura ricca di vuote ripetizioni[3]. Fu solo nel XIX secolo che una più accurata analisi dei dati storici ricordò alla cultura spagnola la sostanziale differenza tra la variante locale della Longsword gotica e lo spadone rinascimentale, oggi indicato come "Espadón".

Note

  1. ^ Leguina, Enrique : de (2000), Bibliografia e Historia de la Esgrima Espanola, ed. Mansfield Centre, Martino Publishing, pp. 35-36.
  2. ^ Díaz de Viedma, Luis (1639), Metodo de enseñanza [sic] demaestros en la ciencia filosofica de la verdaderadestreza matematica de la [sic] armas, Barcellona : Y assisino es un hombre arestada a defender su vida, y ver si puede tomar seguro de su persona sin tener respeto a nadie. Para esto es bueno, o para hazer plaça.
  3. ^ Mayans, Gregorio (1737), Orígenes de la lengua española, p. () : Porque una vez que distingamos las principales especies de espada, como espadín, alfange, estoque, cimitarra, montante i pocas más, ¿de qué sirve mayor número, pudiéndose explicar las otras diferencias por adgetivos, cuya significación sabe qualquiera? Yo comparo esta abundancia a la de los sinónimos que, dado que los aya rigurosamente tales, sólo sirven para la variedad i harmonía del decir, i aumentan el número de las voces, pero no de los vocablos. I concediendo que la lengua arábiga sea la más copiosa de quantas hai, la española, que tanto ha tomado de ella, por fuerza ha de ser mui abundante.

Bibliografia

  • Díaz de Viedma, Luis (1639), Metodo de enseñanza [sic] demaestros en la ciencia filosofica de la verdaderadestreza matematica de la [sic] armas, Barcellona.
  • Figueyredo, Diogo Gomes : de (1651), Memorial Da Prattica do Montante Que inclue dezaseis regras simples, e dezaseis compostas Dado em Alcantara Ao Serenissimo Principe Dom Theodozio q. Ds. G.de Pello Mestre de Campo Diogo Gomes de Figueyredo, seu Mestre Na ciencia das Armas Em 10 de Mayo de 1651, Biblioteca da Ajuda (Lisbona), MS Av. 49-III-20, n.o 2.
  • Leguina y Vidal , Enrique : de (1904), Bibliografía y historia de la esgrima española: apuntes reunidos, Fortanet.
  • Leguina, Enrique : de (2000), Bibliografia e Historia de la Esgrima Espanola, ed. Mansfield Centre, Martino Publishing.
  • Myers, Eric [a cura di] (2009), Memorial Of the Practice of the Montante by Diogo Gomes de Figueyredo [1].
  • Oakeshott, Ewart (1980), European weapons and armour: From the Renaissance to the industrial revolution.

Voci correlate

Collegamenti esterni