Mongoloide

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Mongoloide

     Mongoli del Nord

     Cinesi e Indocinesi

     Giapponesi e Coreani

     Tibetani

     Malesi

     Polinesiani

     Maori

     Micronesiani

     Eschimesi

     Nativi americani

Il termine mongoloide indica una classificazione antropologica dell'Homo sapiens, ormai caduta in disuso[1][2], definita a partire dalla forma del cranio e da altre caratteristiche craniometriche e antropometriche: tale termine identifica gli esseri umani autoctoni dell'Asia orientale, ma molte definizioni storiche vi ricomprendevano anche le popolazioni autoctone d'America.

Insieme alle altre tre delle cosiddette "razze" ( caucasoide, negroide e australoide) è una delle tre o quattro principali categorizzazioni riconosciute dalle teorie antropologiche del XIX secolo.

Tipi asiatici in un libro del 1914

Oggi gli scienziati concordano sul fatto che non esistano razze umane in senso biologico.[3][4]

Morfologia

"plica mongolica" in un occhio di una giovane calmucca.

Sono state descritte le seguenti caratteristiche principali del tipo mongoloide:

  • brachicefalia;
  • grande dimensione del viso;
  • appiattimento del dorso del naso;
  • apertura degli occhi ridotta a una fessura e manifestante spesso un epicanto mediale (la cosiddetta "plica mongolica");
  • margine inferiore delle orbite sporgente;
  • ossa degli zigomi proiettate in avanti (i cosiddetti "zigomi alti");
  • incisivi spesso a forma di pala (negli orientali settentrionali la percentuale è compresa tra il 60% e il 90%);
  • scarsa o assente pelosità sul viso e sul corpo; fanno eccezione solo gli Ainu;
  • lunghezza dei piedi leggermente minore;
  • capelli lisci, neri, forti e tendenti ad essere lunghi; calvizie rara; incanutimento in età molto avanzata o assente;
  • pigmentazione della pelle variabile dal giallo pallido al bruno intenso.

I tipi mongoloidi nell'antropologia del XIX e XX secolo

Si distinguono questi tipi fisici principali all'interno del gruppo mongoloide:

Note

  1. ^ mongolòide in Vocabolario - Treccani, su www.treccani.it. URL consultato il 5 settembre 2023.
  2. ^ (EN) Pamela Sankar, MEDLINE definitions of race and ethnicity and their application to genetic research, in Nature Genetics, vol. 34, n. 2, June 2003, pp. 119–119, DOI:10.1038/ng0603-119, ISSN 1546-1718 (WC · ACNP).
  3. ^ American Association of Physical Anthropologists, AAPA Statement on Race and Racism, su American Association of Physical Anthropologists, 2019.
  4. ^ "[T]he answer to the question whether races exist in humans is clear and unambiguous: no." ("La risposta alla domanda se le razze esistano negli esseri umani è chiara e inequivocabile: no."), Templeton, A. (2016). EVOLUTION AND NOTIONS OF HUMAN RACE. In Losos J. & Lenski R. (Eds.), How Evolution Shapes Our Lives: Essays on Biology and Society (pp. 346-361). Princeton; Oxford: Princeton University Press. DOI10.2307/j.ctv7h0s6j.26.

Bibliografia

  • Parenti, R. (1973), Lezioni di antropologia fisica, Libreria Scientifica Pellegrini.
  • Cavalli Sforza, L. (2001), Storia e geografia dei geni umani, Torino, Adelphi.
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