Kabbalah significa "tradizione ricevuta", termine usato in precedenza in altri contesti ebraici, ma che i cabalisti medievali adottarono per la propria dottrina per esprimere la convinzione che essi non stavano innovando, ma semplicemente a rivelando l'antica tradizione esoterica nascosta nella Torah. Questo problema è cristallizzato fino ad oggi da visioni alternative sull'origine dello Zohar, il testo principale della Cabala. I cabalisti tradizionali lo considerano originato nell'era tannaitica, nella redazione della Torah Orale, cosicché non fanno una netta distinzione tra la Kabbalah e l'inizio del misticismo rabbinico. Gli studiosi accademici lo considerano come una sintesi di epoca medievale, ma che assimila e incorpora in sé le forme precedenti di tradizione mistica ebraica, così come altri elementi filosofici.
Anche due tradizioni sincretiche non ebraiche hanno reso popolare la Kabbalah ebraica mediante la sua fusione come parte della generale cultura di esoterismo occidentale dal Rinascimento in poi: la "Kabbalah teologica cristiana" (ca. XV-XVIII secolo e.v.), che ha adattato la dottrina cabalistica ebraica alla fede cristiana, e la sua propaggine occultista divergente, la Kabbalah ermetica (ca. XV secolo-presente), che divenne un elemento centrale delle società e degli insegnamenti esoterici e magici. Queste ed altre tradizioni separate sviluppatesi al di fuori dell'ebraismo, che attingono elementi dal misticismo ebraico adattandoli a sistemi di credenze sincretici, e quindi di diversa natura e finalità, non vengono elencate in questa pagina.
I tre fini del misticismo ebraico
La forma cabalistica del misticismo ebraico stesso si divide in tre correnti generali: la Cabala Teosofica/Speculativa (che cerca di capire e descrivere il reame divino), la Cabala Meditativa/Estatica (che cerca di ottenere un'unione mistica con Dio), e la Cabala Pratica/Magica (che cerca alterare teurgicamente i reami divini ed il Mondo). Questi tre metodi o fini differenti ma interrelati si trovano anche in altre fasi pre-cabalistiche e post-cabalistiche nello sviluppo del misticismo ebraico, come tre tipologie generali. Come per la Cabala, lo stesso testo può contenere aspetti di tutti e tre gli approcci, sebbene le tre correnti spesso di distillano in tre letterature separate sotto l'influenza di particolari esponenti o ere.
All'interno della Cabala, la tradizione teosofica si distingue da molte forme di misticismo delle altre religioni per la sua forma dottrinale come una "filosofia" mistica di conoscenza esoterica Gnosis. Al contrario, la tradizione della Cabala meditativa ha una somiglianza di scopo, se non di forma, con le tradizioni usuali del misticismo generale: unire l'individuo a Dio in modo intuitivo. La tradizione della Cabala pratica teurgica nell'Ebraismo, censurata e proibita dalla corrente principale dei cabalisti ebrei, ha somiglianze con l'esoterismo occidentale non ebraico della Cabala ermetica. Tuttavia, come inteso dai cabalisti ebrei, viene censurata e dimenticata in epoca contemporanea, perché senza la purezza necessaria e motivi santi, potrebbe degenerare in magia impura e proibita. Di conseguenza, ha rappresentato una forma minore della storia mistica ebraica.
Esempi di Mystical Aggadot Mistici: I quattro Rabbini nel Pardes Forno di Akhnai, Voce di Dio Bat Kol Torah: fuoco nero su fuoco bianco, Dio guardò nella Torah per creare il Mondo La Shekhinah accompagna Israele in esilio Il Messia alle Porte di Roma
Letteratura e metodi esoterici tradizionali/pseudepigrafici/anonimi di Misticismo Merkavah del Trono e di ascesa ai palazzi Heikhalot. I protagonisti dei testi sono i primi rabbini tannaim, sebbene i testi siano stati accademicamente datati in varie epoche, dai periodi talmudici 100-500 e.v. ai quelli Gaonici 400-800, e le origini dei movimenti settari/rabbinici siano in discussione:
Primi testi: 3 Enoch Hekhalot Rabbati (I Palazzi Maggiori) Hekhalot Zutari (I Palazzi Minori) Merkavah Rabbah (Il Grande Carro)
Maaseh Bereshit - Testo speculativo della Creazione. Descrive 10 sephirot, sebbene senza il significato della Cabala successiva. Riceve interpretazioni razionaliste prima di diventare una fonte testuale della Cabala: Sefer Yetzirah (Libro della Formazione)
Affermazione della teosofia cabalistica mistica in Francia meridionale. Il Bahir, considerato dagli accademici come la prima opera cabalistica, che incorpora il testo di una fonte precedente: Sefer HaBahir (Libro della Lucentezza) Scuola di Isacco il Cieco
Scuola gnostica di Castile, anni 1200: Trattato dell'Emanazione Sinistra[6] Lo Zohar in Spagna dal 1286: Moses de León - Sefer HaZohar (Libro dello Splendore). Culmine gnostico della Castiglia. L'esegesi susseguente dello Zohar dominòle altre tradizioni cabalistiche medievali
La Cabala meditativa medievale sviluppò le proprie tradizioni.[8] Il sistema meditativo di Abramo Abulafia nella Cabala profetica, la sua alternativa alla Cabala teosofica, incorpora la corrente estatica non-zoharica nel cabalismo spagnolo: Scuola abulafica di Cabala profetica: Area mediterranea di Abramo Abulafia nel tardo 1200 Judah Albotini, Gerusalemme 1400-1500
Lurianesimo, il secondo dei due sistemi cabalistici di teosofia dopo la Cabala cordoveriana medievale, che incorpora il mito dinamico di esilio e redenzione nella divinità, insegnato da Isaac Luria1570-72, e altre tendenze postmedievali: I discepoli compilano il pensiero lurianico Kitvei Ari: Hayim Vital - Etz Hayim (Albero della Vita) Israel Sarug diffonde il lurianesimo in Europa Esegesi lurianica e metodi meditativi dominarono le altre tendenze cabalistiche postmedievali
Principale Tzadikismo chassidico: Elimelech di Lizhensk - Noam Elimelech (Piacevolezza di Elimelech) Yaakov Yitzchak di Lublino (il Chozeh)
Chassidismo intellettuale Chabad - Russia: Shneur Zalman di Liadi - Tanya (Likutei Amarim-Parole Raccolte) teorico dello Chassidismo[9] Aaron ha-Levi ben Moses di Staroselye
Chassidismo immaginativo del gruppo Breslov - Ucraina: Nachman di Breslov - Likutei Moharan (raccolta di insegnamenti) Nathan di Breslov
Yaakov Yitzchak Rabinowicz-Menachem Mendel di Kotzk, Chassidismo introspettivo - Polonia, branca mistica di: Mordechai Yosef Leiner di Izbica - Mei Hashiloach (Acque di Shiloah), illuminazione personale
Letteratura yiddish e storielle chassidiche:[10] Shivchei HaBesht (Lodi del Besht) pubblicato 1814 Sippurei Ma'asiyot (Storie raccontate) 13 storie mistiche di Nachman di Breslov del 1816
La successione dinastica: la società modernizzata porta lo Chassidismo ad abbandonare il revivalismo mistico pre-1810, ritornando ad un consolidamento post-1850 e al conservatorismo rabbinico. Consentrazione sul misticismo continua in alcune scuole: Comunicazione chassidica intellettuale - Chabad-Lubavitch Zadok HaKohen, scuola di Izbica fine 1800 Aharon Roth, pietismo primi anni 1900 Gerusalemme Kalonymus Kalman Shapira, reazione all'Olocausto Menachem Mendel Schneerson (Rebbe di Lubavitch) missione chassidica e messianismo 1990 Gruppo Breslov, revivalismo mistico contemporaneo
Studio critico-storico dei testi mistici ebraici iniziato negli anni 1800, ma la scuola di Gershom Scholem di metá '900 fondò la disciplina metodologica in ambiente accademico, riportando il misticismo ad una posizione centrale nella storiografia ebraica e nei dipartimenti di studi ebraici. Alcuni storici esemplari:
^La struttura della tabella si basa su una versione espansa della tabella in Kabbalistic Metaphors: Jewish Mystical Themes in Ancient and Modern Thought, Sanford L. Drob, Jason Aronson, 2000; "The Historical Context" pp. 2-4
^Esiste un dibattito accademico se il Giudaismo profetico sia fenomenologicamente un misticismo. Mentre i profeti differivano da molti mistici ebraici (non chassidici) nel loro ruolo sociale, si riscontrano passi mistici nei libri profetici; per es. Ezechiele 1, su laparola.net. divenne la base del Misticismo Merkavah. Il Talmud dice che c'erano centinaia di migliaia di profeti in Israele: il doppio dei 600 000 israeliti che lasciarono l'Egitto; ma la maggioranza profetizzavano solo per la propria generazione, quindi non venivano riportati nelle Scritture (cfr. "Judaism 101-Prophets and Prophecy"). Le Scritture identificano solo 55 profeti di Israele. Nel suo Meditation and the Bible, Aryeh Kaplan ricostruisce i metodi meditativi-mistici delle scuole profetiche ebraiche.
^Esiste un dibattito accademico su come i riferimenti mistici della prima letteratura rabbinicaexoterica si relazioni al misticismo e metodi dei susseguenti testi esotericiMerkavah e Heikhalot, o a che livello li si possano identificare.
^Mentre lo studioso Menachem Kellner legge Maimonide come anti-"Proto-Kabbalah" (vedi Maimonides' Confrontation with Mysticism, cit., Littman Library), David R. Blumenthal (Philosophic Mysticism e antologie) interpreta Maimonide come un "mistico razionalist": "La tesi del libro è che i filosofi medievali avevano un tipo di misticismo religioso che era radicato nel pensiero razionalistico e da lì cresceva. L'esperienza religiosa del "misticismo filosofico" era il risultato di questo impegno intellettualistico e postintellettualistico." (Cfr. Blumenthal 1Archiviato il 15 settembre 2014 in Internet Archive., Blumenthal 2, "Maimonide"Archiviato il 2 giugno 2013 in Internet Archive.).
^Opera del tardo 1200, attribuita a Rabbi Isaac ha-Kohen - tradotta recentemente in (EN) da Ronald C. Kiener, in The Early Kabbalah, New York: Paulist Press, 1986.
^Cfr. la storiografia tradizionalista, Aryeh Kaplan, Meditation and Kabbalah, Samuel Weiser publishers; panoramica delle scuole meditative della Cabala. Alcuni cabalisti meditativi medievali seguirono anche la Cabala teosofica, ma non il suo più grande esponente, Abulafia, nel suo sistema esoterico. A sua volta, il culmine cinquecentesco di Safed nella teosofia di Cordovero, Luria e Vital dominò e sussunse i precedenti flussi cabalistici divergenti nelle loro pratiche meditative, attingendo dalle scuole precedenti. Dopo Luria, la Cabala meditativa seguì il suo nuovo sistema di Yichudim. Nel suo Kabbalah: New Perspectives, Yale University Press 1988, cap. 5 sulle tecniche mistiche, Moshe Idel ripristina le dimensioni meditative ed esperienziali della Cabala come un compagno inerente al teosofico nella storiografia accademica. I cabalisti spesso attribuiscono le loro dottrine teosofiche a nuove rivelazioni meditative.
^abNorman Lamm, Torah Lishmah-Torah for Torah's Sake, Ktav, 1989; riassunto in Faith and Doubt, di Norman Lamm, cap. "Monism for Moderns". Identifica Chaim di Volozhin quale maggior teorico cabalistico-teologico del Mitnagdismo, e Schneur Zalman di Liadi quale principale teorico del Chassidismo, basati sull'interpretazione del Tzimtzum lurianico. Per Chaim Volozhin, la divina immanenza è monistica (modo acosmico in cui Dio guarda il Mondo, riservato all'uomo solo nella preghiera cabalistica elitaria) e la divina trascendenza è pluralistica (l'uomo si relaziona a Dio tramite la Legge ebraica pluralistica), che porta al teismo trascendente mitnagdico e si focalizza sullo studio talmudico ideologico popolare. Per Shneur Zalman, l'immanenza è pluralistica (l'uomo si relazione all'immanenza mistica divina nella Natura pluralistica) e la trascendenza è monistica (meditazione chassidica Chabad nella nullificazione acosmica del Mondo dalla prospettiva di Dio), che porta al panenteismo chassidico al fervore mistico Deveikut nell'ambito del materialismo. L‘acosmismo, in contrasto col panteismo, nega la realtà dell'universo, vedendolo in ultima analisi come illusorio, (il prefisso "a-" in greco significa negazione), e reputa reale solo l'infinitoAssoluto non manifesto.
^Cfr. spec. Martin Buber e le sue varie antologie di storie chassidiche, per es. Storie e leggende chassidiche, a cura di Andreina Lavagetto, Mondadori, 2009.
^Steven Kepnes, Peter Ochs & Robert Gibbs, Reasoning After Revelation: Dialogues in Postmodern Jewish Philosophy, Westview Press, 2000: "I pensatori ebraici postmoderni comprendono la propria ebraicità in maniera diversa, ma tutti condividono una fedeltà a quella che chiamano Torah e alle pratiche comunitarie della lettura e azione sociali che hanno la loro base nell'interpretazione rabbinica della narrativa biblica, della legge e della fede. Di conseguenza il pensiero ebraico postmoderno è un pensare a Dio, agli ebrei e al mondo — coi testi della Torah — in compagnia di comuni compagni ricercatori e credenti. Utilizza i mezzi della filosofia, ma senza le rispettive premesse moderne." i commentari dei capitoli successivi descrivono il contributo del pensiero mitologico cabalistico a questo progetto.