Miguel Keith (San Antonio, 2 giugno 1951 – 9 maggio 1970) è stato un militare statunitense appartenente al corpo dei Marines, insignito postumo della Medal of Honor.
Fu insignito della più alta decorazione militare degli Stati Uniti per il coraggio dimostrato nella guerra del Vietnam durante un'azione che gli costò la vita nel maggio 1970. Pur colpito diverse volte da attacchi, avanzò contro l'esercito vietnamita, riuscendo a salvare il suo plotone da un esercito più numeroso.
Carriera
Keith si arruolò nel Corpo reclute dei Marines di San Diego prima di entrare nella scuola di combattimento individuale a Camp Pendleton in California. A settembre fu inviato in Vietnam, dove arrivò il 6 novembre 1969, assegnato al First Combined Action Group.
L'8 maggio 1970 Keith, mentre stava manovrando una mitragliatrice fu attaccato dall'esercito nemico che, in quel momento, disponeva di molti più uomini del suo. Ferito gravemente durante l'attacco, avanzò da solo contro i nemici con la mitragliatrice uccidendone 3 e facendo disperdere gli altri, mettendo di fatto in salvo la vita dei suoi compagni.
Durante quest'avanzata fu colpito ancora più seriamente da una granata e, morente, disperse un altro gruppo di 25 nemici, causando, di fatto, la loro ritirata.
Morì a seguito delle ferite riportate. Il suo corpo fu sepolto nel Forest Lawn Cemetery di Omaha in Nebraska.
Onorificenze
«For conspicuous gallantry and intrepidity at the risk of his life above and beyond the call of duty while serving as a machine gunner with Combined Action Platoon 1-3-2, III Marine Amphibious Force, operating in Quang Ngai Province, Republic of Vietnam. During the early morning of 8 May 1970, Lance Corporal Keith was seriously wounded when his platoon was subjected to a heavy ground attack by a greatly outnumbering enemy force. Despite his painful wounds, he ran across the fire-swept terrain to check the security of vital defensive positions, and then, while completely exposed to view, proceeded to deliver a hail of devastating machine gun fire against the enemy. Determined to stop five of the enemy approaching the command post, he rushed forward, firing as he advanced. He succeeded in disposing of three of the attackers and in dispersing the remaining two. At this point, a grenade detonated near Lance Corporal Keith, knocking him to the ground and inflicting further severe wounds. Fighting pain and weakness from loss of blood, he again braved the concentrated hostile fire to charge an estimated twenty-five enemy soldiers who were massing to attack. The vigor of his assault and his well-placed fire eliminated four of the enemy while the remainder fled for cover. During this valiant effort, he was mortally wounded by an enemy soldier. By his courageous and inspiring performance in the face of almost overwhelming odds, Lance Corporal Keith contributed in large measure to the success of his platoon in routing a numerically superior enemy force, and upheld the finest traditions of the Marine Corps and of the United States Naval Service.
(Per il notevole coraggio e sprezzo del pericolo al di là del proprio dovere mentre prestava servizio come mitragliere con il Combined Action Platoon 1-3-2, III Marine Amphibious Force operante nella provincia di Quang Ngai, Repubblica del Vietnam. Durante la mattina dell'8 maggio 1970, il caporale Keith è stato gravemente ferito quando il suo plotone è stato sottoposto a un pesante attacco da terra da una forza nemica notevolmente superiore in numero. Nonostante le dolorose ferite, corse attraverso il terreno spazzato dal fuoco nemico per verificare la sicurezza di vitali posizioni difensive, e poi, rimanendo completamente esposto al fuoco, provvedeva a esplodere con la sua mitragliatrice un fuoco devastante contro il nemico. Determinato a fermare cinque soldati nemici che si avvicinavano al posto di comando, si lanciò in avanti sparando mentre avanzava. Riuscì a fermare tre degli aggressori e disperse i restanti due. A questo punto, venne colpito dall'esplosione ravvicinata di una granata che lo scaraventò a terra infliggendogli ferite più gravi. Combattendo il dolore e la debolezza dovuta alla perdita di sangue, sfidò nuovamente il fuoco nemico concentrato colpendo circa venticinque soldati nemici che si stavano ammassando per attaccare. Il vigore della sua azione e il suo tiro preciso eliminò quattro nemici e ne mise in fuga il resto che corse al riparo. Durante questo sforzo coraggioso, fu ferito mortalmente da un soldato nemico. Con la sua azione coraggiosa e di esempio di fronte alle probabilità quasi schiacciante di venire ucciso, il Lance Corporal Keith ha contribuito in larga misura al successo del suo plotone nel sopravvivere a una forza nemica numericamente superiore, confermando le migliori tradizioni del Corpo dei Marines e del servizio navale degli Stati Uniti.)»
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