Trasferitosi a Montréal ancora bambino, ottenne il suo primo ruolo da professionista a 17 anni, dopo aver interpretato i primi ruoli in rappresentazioni scolastiche. Lavorò inizialmente in produzioni televisive a Toronto, per poi essere messo sotto contratto dalla Universal. Tra le pellicole da lui interpretate si ricordano Sparatorie ad Abilene (1967) e Carta che vince, carta che perde (1967), in cui ebbe un ruolo di primo piano al fianco di George C. Scott. Nel 1969 girò quattro film tra cui il dramma Non si uccidono così anche i cavalli? di Sydney Pollack, ambientato nel periodo della Grande depressione, che ottenne nove candidature al Premio Oscar.
Nel 1969 fu scelto per la parte del protagonista di Un uomo da marciapiede di John Schlesinger, ma dovette rinunciare in quanto non riuscì a liberarsi da un altro contratto firmato in precedenza. Il ruolo andò così a Jon Voight, lanciandone la carriera. Il suo ultimo ruolo cinematografico come protagonista fu in La corsa più pazza del mondo (1976). In seguito ottenne soprattutto ruoli di contorno, prendendo parte a numerose produzioni televisive. Ebbe una relazione sentimentale durata sette anni con l'attrice Jacqueline Bisset, incontrata sul set di L'onda lunga (1968). Morì a 70 anni, colpito da un tumore. Secondo un portavoce della famiglia, le figlie Catherine e Michele si trovavano al suo fianco al momento della morte.[3]