La McLaren acquistò i diritti per un motore sviluppato dalla Tom Walkinshaw Racing, basato sull'architettura del motore Nissan VRH,[3] che fu progettato per il campionato IRL Indycar ma non venne mai usato. Tuttavia, a parte l'alesaggio di 93 mm, nell'M838T rimane poco di quel motore.[4] In soli 18 mesi la Ricardo partendo da un foglio bianco costruì un primo prototipo funzionante del motore.[5]
Sviluppato con l'aiuto di Ricardo, il motore ha il limitatore posto a 8500 giri/min, con l'80% della coppia è disponibile a partire da 2000 giri/min.[6] Al momento dell'inizio della produzione la McLaren ha affermato che il motore ha il miglior rapporto tra resa in cavalli ed emissione di CO2 rispetto a qualsiasi motore di produzione.[7]
Il propulsore è costruito nello stabilimento della Ricardo a Shoreham-by-Sea, nel West Sussex.[8] I turbocompressori sono forniti dalla Mitsubishi Heavy Industries (MHI) e sono unità diverse da quelle utilizzate in Mitsubishi Lancer Evolution.[9]
Applicazioni
Il motore è stato progettato e costruito per essere montato sulla McLaren MP4-12C, dove erogava una potenza di 600 CV a 7000 giri/min e una coppia di 600 Nm a 3000 giri/min. Tuttavia, nel 2012 la McLaren ha modificato il propulsore introducendo alcuni aggiornamenti che ne hanno incrementato la potenza a 625 CV a 7500 giri/min. Per la versione da corsa, la MP4-12C GT3, il motore produce meno potenza fermandosi a soli 500 CV.[10]
Il motore ha subito un ulteriormente evoluzione sulla McLaren P1, dove è stato ottimizzato il sistema di raffreddamento e rinforzato per poter sopportare carichi più gravosi. Anche il blocco motore è stato modificato per poter alloggiare un motore elettrico come parte della trasmissione ibrida della P1. Il motore a benzina produce 727 CV a 7.200 giri/min con ulteriori 176 CV dati al motore elettrico. A 4.000 giri/min il motore eroga una coppia di 720 Nm mentre il motore elettrico può produrre una coppia massima di 260 Nm.