Contribuì finanziariamente allo sviluppo della guerra e dei siti di Saragozza per il sostegno dei volontari delle compagnie Sas e Cerezo, motivo per cui le sue spoglie mortali riposano nella cripta della cappella di Santa Justa e Rufina nella cattedrale del Salvatore di Saragozza. Nel secondo assedio di Saragozza, María Manuela perse il figlio più giovane, Juan Pablo, a causa di un'epidemia che devastò la città.[6]
La duchessa è nota per aver donato il reliquiario della Santa Culla di Gesù Bambino, custodito nella "Grotta della Natività" della Basilica di Santa Maria Maggiore. Il reliquiario a forma di culla in vetro e coronato dal Bambino Gesù sdraiato su paglia dorata, fu eseguito dall'architetto italiano Giuseppe Valadier nel 1802.
Ringraziamenti
Il Comune di Madrid le ha dedicato una piazza nel quartiere di Salamanca, che si trova all'incrocio tra Calle del Marqués de Ahumada e Calle del Marqués de Monteagudo.[7][8]
Ascendenza
Genitori
Nonni
Bisnonni
Trisnonni
Niccolò Pignatelli, VIII duca di Monteleone
Giulio Pignatelli, II principe di Noia
Beatrice Carafa
Antonio Pignatelli de Aragón
Giovanna Pignatelli Pimentel Benavides, IX duchessa di Monteleone