Nativo di Conegliano, benché originario di Piadera,[2] frazione di Fregona al confine con Vittorio Veneto, è diventato ciclista professionista nel 1997.[1][3] Corridore completo, pur facendo della cronometro la sua specialità migliore[3] può vantare 5 piazzamenti tra i primi dieci nelle classifiche finali di Grandi Giri (quattro al Giro d'Italia e uno alla Vuelta a España); negli anni si è comunque spesso adattato al ruolo di gregario.[4]
Carriera
Iniziò la carriera alla Brescialat (nel 1998 Brescialat-Liquigas), trasferendosi alla squadra spagnola Banesto (dal 2001 rinominata iBanesto.com) nel 1999. Dal 2003 al 2005 vestì la maglia della Fassa Bortolo capitanata da Alessandro Petacchi e nel 2005 si piazzò nono al Giro d'Italia, pur lavorando per il velocista spezzino nelle tappe pianeggianti. Nei tre anni alla Fassa Bortolo ottenne diversi altri piazzamenti, tra cui due secondi posti in tappe del Giro d'Italia, un secondo posto al campionato nazionale in linea 2005 ed una sesta piazza al campionato mondiale a cronometro 2004. Nei primi anni di carriera conquistò inoltre la maglia di miglior scalatore al Giro del Trentino 2003 e al Giro d'Abruzzo 1998.
Dal 2006 al 2009 fu in forza alla Lampre di Giuseppe Saronni. Proprio nel 2006 conseguì la prima vittoria da professionista, il titolo italiano a cronometro vinto con 15 secondi di vantaggio su Marco Pinotti; al Giro d'Italia dello stesso anno aveva in precedenza fallito l'obiettivo classificandosi secondo, battuto da Stefan Schumacher, nella tappa di Gemona. Nel biennio seguente si aggiudicò due tappe al Giro d'Italia, una nell'edizione 2007, la cronoscalata da Biella al Santuario di Oropa, l'altra nell'edizione 2008, la cronometro da Pesaro a Urbino.[4]
Proprio al Giro 2008, cui per la prima volta partecipava da capitano,[5] salì sul terzo gradino del podio finale, superando di un solo secondo Franco Pellizotti;[3] anche alla Vuelta a España fece classifica, e si piazzò nono: avendo disputato nello stesso anno anche il Tour de France, risultò uno dei pochi corridori ad aver gareggiato in tutti e tre i Grandi Giri della stagione. Nel 2009 concluse al settimo posto il Giro d'Italia; in agosto trovò poi l'accordo contrattuale con la Caisse d'Epargne, squadra diretta da Eusebio Unzué (per cui aveva già corso tra 1999 e 2002), raggiungendo le file del team spagnolo a partire dalla stagione 2010.[6]
Alcune particolari attività di Bruseghin, oltre la bicicletta, sono la coltivazione d'uva per produrre vino prosecco (12 000 bottiglie l'anno)[3] e l'allevamento di asini: per ricordare quest'ultima passione i suoi tifosi indossano spesso cappelli con orecchie d'asino.[7][8] È anche appassionato di caccia.[9]