Dopo la conduzione di Dalle 20 alle 20, su Rai 3, torna a lavorare con Lerner alla seconda edizione di Pinocchio in cui, armato di bicicletta, presenta cifre e scandali sui temi casuali d'attualità. All'inizio del 2000 ha una breve parentesi al TG1 diretto da Gad Lerner, da cui si dimette contestualmente alle dimissioni del direttore. Il 24 novembre 2000 diventa il nuovo direttore di Studio Aperto (al posto di Paolo Liguori)[7], spazio televisivo a cui farà acquisire una certa notorietà, riservando un ampio spazio alla cronaca rosa. A partire dal 2003 dirige altre due trasmissioni televisive su Italia 1: Lucignolo e L'alieno (di quest'ultimo programma è anche conduttore).
Il 10 ottobre 2007 da Studio Aperto passa a dirigere Il Giornale con cui già collaborava come editorialista, sostituendo Maurizio Belpietro che passa alla guida del settimanale Panorama. L'insediamento nel quotidiano di via Negri avviene l'11 ottobre 2007. È coinvolto in un caso politico per una nota di redazione "Lambertow premiato dai giapponesi"[8], apparsa su Il Giornale del 30 aprile 2009, in cui ci si riferisce al popolo giapponese come "musi gialli" suscitando una richiesta di scuse ufficiali da parte di Shinsuke Shimizu, ministro e vice capo missione giapponese.[9]
Il 20 agosto 2009 lascia Il Giornale per riapprodare a Mediaset come direttore delle Nuove Iniziative News e, dal 1º settembre 2009, è nuovamente direttore di Studio Aperto, il TG di Italia 1. Il 21 febbraio 2010 lascia ancora una volta Studio Aperto, che passa sotto la direzione di Giovanni Toti che ne era già condirettore, e viene nominato direttore di NewsMediaset, testata d'informazione del gruppo di Cologno Monzese. Contestualmente diventa editorialista del quotidiano Libero. Il 29 dicembre 2010 lascia la collaborazione con il quotidiano Libero e torna a scrivere per Il Giornale in veste di editorialista.
Nel settembre 2012 lascia ancora una volta il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti per far ritorno al quotidiano Libero, sempre come editorialista. Dal 28 novembre 2011 è anche il direttore del nuovo canale Mediaset all-newsTGcom24. Il 10 giugno 2013 lascia la direzione di TGcom24 per quella di Videonews[10], salvo essere nominato, il 24 gennaio 2014, direttore del TG4 in seguito alla discesa in politica di Giovanni Toti. A Videonews viene sostituito da Claudio Brachino, che aveva già diretto la testata dal 10 ottobre 2007 al 9 giugno 2013.[11]
Nel luglio 2016 lascia Libero per seguire Maurizio Belpietro nella fondazione di La Verità, un nuovo quotidiano il cui primo numero esce il 20 settembre 2016. Il 12 aprile 2018 lascia la conduzione del TG4, dove al suo posto subentra Marcello Vinonuovo, rimanendo comunque direttore del TG4 fino al 6 maggio dello stesso anno, in quanto nominato direttore delle Strategie e dello Sviluppo dell'informazione Mediaset.
Nella direzione del telegiornale di Rete 4 gli succede Rosanna Ragusa, dal 2016 condirettrice di Videonews. Dal 2018 conduce sempre su Rete 4 Fuori dal coro inizialmente dal lunedì al venerdì alle 19:30 e dall'estate 2019 in prima serata. La sua conduzione del programma si caratterizzerà sempre più per gli atteggiamenti alquanto scenografici che colorano in chiave polemica gli argomenti politici su cui si basa lo spettacolo televisivo.[12][13] Dal 2018 cura su Panorama la rubrica di chiusura "Il grillo parlante".
Dal 7 maggio 2018 è direttore delle Strategie e dello Sviluppo dell'informazione Mediaset.[14]
Vita privata
Sposato con Paola Maravalle, la coppia ha avuto quattro figli: Alice (1993), Lorenzo (1995), Camilla (2003) e Sara (2005).[15] Ha più volte dichiarato di essere tifoso del Torino.[16]
Satira
Mario Giordano viene spesso bersagliato dalla satira per via della sua caratteristica voce molto acuta e del suo modo di parlare molto veloce nel quale spesso le parole si sovrappongono. Nel 2004, a Mai dire domenica, il comico Fabio De Luigi ne fece uno dei personaggi del suo repertorio, ironizzando sul suo programma L'alieno.
Durante gli anni della sua direzione di Studio Aperto, Lo Zoo di 105 proponeva una parodia di Studio Aperto in cui spesso compariva la figura di "Giordanino". Nel settembre 2009, dopo il suo ritorno alla direzione di Studio Aperto, La carica di 101 ha introdotto la parodia dei titoli di Studio Aperto a cura dello stesso Mario Giordano. Le frasi di apertura più frequenti sono "Allarme meteo" ed "Eccezionale a Lugano".
È stato vittima di Scherzi a parte due volte: la prima, nel 2006, quando durante una finta intervista con una radio, i DJ hanno "dimenticato" il loro microfono aperto, iniziando a parlare male del giornalista e prendendolo in giro per la sua voce. La seconda, nel 2021, quando un gruppo di finti rom ha occupato la sua residenza estiva.
I suoi siparietti durante la conduzione di Fuori dal coro sono stati spesso ripresi da Striscia la notizia, che li ha inseriti all’interno della rubrica I Nuovi Mostri, dedicata alle cosiddette "mostruosità televisive".
Sanzioni e querele
Nel 2008, Giordano, come direttore de il Giornale, viene sanzionato dall'Ordine dei Giornalisti per mancata rettifica in seguito a notizie pubblicate inesatte.[18]
Nel 2009, Giordano, sempre come direttore de il Giornale, a seguito di negligenza professionale consente la pubblicazione di fotografie contraffatte sul quotidiano il Giornale.[19]
Nel 2016 l'Ordine dei giornalisti sanziona Mario Giordano con il suo collega Maurizio Belpietro per aver diffuso odio razziale nei confronti dell'etnia rom. Questo a causa di un articolo in cui accusavano di una rapina alcuni rom, generalizzando su tutta l'etnia.
«Il Consiglio di Disciplina li ha sanzionati con la censura per aver diffuso odio etnico, in questo caso basandosi su notizie per nulla verificate: infatti, lo stesso quotidiano Libero, in una tardiva rettifica ha dovuto ammettere che le persone - responsabili di rapina e aggressione - contro le quali si era scagliato non erano rom[22].»
Nel 2020 Mario Giordano torna alla cronaca per un nuovo episodio di odio razziale invitando, in qualità di conduttore, al programma televisivo Fuori dal coroVittorio Feltri che dice:
«io non credo ai complessi di inferiorità, credo che i meridionali in molti casi siano inferiori»
Il conduttore non si dissociò durante la trasmissione e ricevette una seconda sanzione da parte dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia.[23][24][25].
Nel 2020, Giordano viene querelato dal consiglio comunale della città di Napoli per razzismo ed incitamento all'odio razziale[26][27][28].
Critiche
Mario Giordano è stato spesso criticato e definito da molti giornali, riviste e giornalisti come un "clown" per i suoi metodi lontani da una professionalità e sobrietà che ci si attenderebbe da un conduttore professionista. Notorio infatti è, ad esempio, l’episodio che vede Mario Giordano inaugurare una puntata del programma Fuori dal coro seduto su un banco con le rotelle che urla: "Serve a fare gli auto-scontri?"[29][30]
Vampiri. Nuova inchiesta sulle pensioni d'oro, Milano, Mondadori, 2017, ISBN978-88-04-67602-7.
Avvoltoi. L'Italia muore, loro si arricchiscono; acqua, rifiuti, trasporti; un disastro che ci svuota le tasche; ecco chi ci guadagna, Milano, Mondadori, 2018, ISBN978-88-04-68601-9.
L'Italia non è più italiana. Così i nuovi predoni ci stanno rubando il nostro Paese, Milano, Mondadori, 2019, ISBN978-88-04-70824-7.
Sciacalli. Virus, salute e soldi: chi si arricchisce sulla nostra pelle, Milano, Mondadori, 2020, ISBN978-88-04-72514-5.
Maledette iene. Quelli che fanno soldi sulle nostre disgrazie, Milano, Rizzoli, 2023, ISBN978-88-17-18177-8.
^Mario Giordano - Corsera Magazine, su melba.it, PAROLE E PENSIERI - Tutte o quasi le interviste realizzate in 38 anni da Claudio Sabelli Fioretti, 10 giugno 2004. URL consultato il 24 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2007).