Marija Nikitična Cukanova

Marija Nikitična Cukanova
Ritratto dell'Eroe dell'Unione Sovietica Marija Nikitična Cukanova
NascitaOmsk, 14 settembre 1924[1]
MorteChongjin, 14 agosto 1945
Luogo di sepolturaChongjin
Dati militari
Paese servito Unione Sovietica
Forza armata Armata Rossa
UnitàGuardie
Anni di servizio1941-1945
GradoCaporale[2]
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneGuerra sovietico-giapponese
DecorazioniEroe dell'Unione Sovietica
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Marija Nikitična Cukanova, in russo Мария Никитична Цуканова? (Omsk, 14 settembre 1924Chongjin, 14 agosto 1945), è stata una militare sovietica medico del 355º Battaglione di Fanteria di marina delle Guardie della Flotta del Pacifico durante la seconda guerra mondiale.

Dopo essere stata uccisa in azione nell'agosto 1945, il 14 settembre 1945 è stata insignita postuma del titolo di Eroe dell'Unione Sovietica, l'unica donna nella guerra sovietico-giapponese ad essere insignita del titolo.[3][4]

Biografia

Nacque il 14 settembre 1924 da una famiglia di contadini russi nel distretto di Omsk dell'Unione Sovietica. Orfana del padre dalla nascita, la madre era maestra e si risposò cinque anni dopo, prima che la famiglia si trasferisse in Chakassia. Dopo aver completato la scuola elementare a Tashtyp, frequentò la scuola secondaria che lasciò nel 1941, dopo l'invasione tedesca dell'Unione Sovietica, e prima di completare il corso di centralinista dopo che il fratello e il patrigno erano stati inviati al fronte; il fratello fu presto ucciso in azione e lei fece richiesta per arruolarsi nello stesso reggimento del fratello, ma le fu negato. A partire dal dicembre 1941 lavorò come infermiera in un ospedale di Rostov. Quando lei e il resto della sua famiglia furono trasferiti a Irkutsk, trovò lavoro in un impianto di produzione di aerei a partire da febbraio, mentre seguiva i corsi di medicina e in seguito si unì al Komsomol.[5]

Carriera

In aprile chiese di essere inviata sul fronte orientale, ma dopo la creazione del distaccamento di marina femminile della flotta del Pacifico, avvenuta in maggio per decreto del Comitato di Difesa dello Stato, fu inviata sul fronte del Pacifico per combattere nella guerra sovietico-giapponese nel 51º battaglione di artiglieria come segnalatore. In seguito fu riassegnata alla 100ª e alla 419ª batteria d'artiglieria come telemetrista. Nel 1944 fu riassegnata per seguire un ulteriore addestramento presso l'ospedale navale n. 8 di Vladivostok e fu poi impiegata come inserviente medico nel 355º battaglione di fanteria navale delle Guardie. Il battaglione fu oggetto di pesanti combattimenti dopo l'inizio della guerra sovietico-giapponese, iniziata il 9 agosto 1945; alcuni giorni dopo l'invasione sovietica del Manciukuò, fece parte di un gruppo di sbarco per prendere il controllo del porto di Seishin (l'attuale Chongjin, in Corea del Nord). Molti dei trasporti utilizzati per lo sbarco sono stati bombardati dai giapponesi, durante i quali ha assistito i soldati rimasti feriti. Dopo lo sbarco, prestò continuamente assistenza medica, trasportando i soldati feriti e le loro armi nei rifugi.

Durante quasi due giorni di intensa battaglia salvò la vita a circa 52 paracadutisti sovietici. Dopo essersi ferita alle gambe sul campo di battaglia, improvvisò una fasciatura, ma non si ritirò: dopo aver corso attraverso il campo di battaglia verso un gruppo di soldati circondati dai giapponesi, sparando ai nemici con una mitragliatrice, tentò di stabilire una posizione difensiva per aspettare i rinforzi in modo da poter evacuare i feriti, ma era in forte inferiorità numerica e fu catturata dai giapponesi. Cercando informazioni sulle operazioni militari, fu torturata dai soldati giapponesi e anche mutilata prima di seppellire il corpo.[6][7]

Onorificenze e commemorazioni

Busta da lettera sovietica del 1983.

Fu insignita postuma del titolo di Eroe dell'Unione Sovietica con decreto del Soviet Supremo dell'URSS, fu l'unica donna in combattimento nella guerra sovietico-giapponese a ricevere questo titolo; un monumento commemorativo, un busto realizzato a sua immagine e somiglianza, per i soldati sovietici morti nella guerra sovietico-giapponese la ricorda nei pressi della fossa comune in cui fu sepolta.[8] Anche le città di Vladivostok, dove studiò medicina per alcuni mesi, e di Fokino ricordano Marija con statue a sua immagine e somiglianza.[9]

Nel 1983 l'URSS emise una busta da lettera con il suo ritratto. Ad Abakan, Barnaul, Fokino, Irkutsk, Krasnojarsk e Omsk sono state intitolate strade in suo onore, oltre a una scuola e a un peschereccio[10][11]. La targa commemorativa presso la fiamma eterna di Irkutsk riporta il suo nome insieme a quelli di altri Eroi dell'Unione Sovietica vissuti in città, oltre a numerosi altri monumenti commemorativi, tra cui quello di Vladivostok degli Eroi dell'Unione Sovietica che hanno combattuto nella guerra del Pacifico.[5][12]

Note

  1. ^ La maggior parte delle fonti riporta come data di nascita il 14 settembre 1924, in alcuni documenti è riportato come anno di nascita il 1923.
  2. ^ La maggior parte delle fonti riporta il suo grado di caporale, la sua scheda di Eroe dell'Unione Sovietica la indica come uomo dell'Armata Rossa.
  3. ^ (EN) Henry Sakaida, Heroines of the Soviet Union 1941–45, Bloomsbury Publishing, 2012, pp. 56, ISBN 9781780966922.
  4. ^ (RU) Культура. Свет далёкой звезды, su www.ytro-rossii.ru. URL consultato il 5 aprile 2018.
  5. ^ a b Nikolai Ufarkin, Цуканова Мария Никитична, su www.warheroes.ru. URL consultato il 5 aprile 2018.
  6. ^ "Цуканова Мария Никитична" Просмотр персоны :: точка "Омск" «Омская область на карте» Ее именем названа улица Омска, su www.omskmap.ru, 29 giugno 2015. URL consultato il 5 aprile 2018.
  7. ^ G Sudakov, Матрос Мария Цуканова, su Heroines: Essays about women – Heroes of the Soviet Union, 1969. URL consultato il 5 aprile 2018.
  8. ^ (Photo of the statue in Chongjin), su www.warheroes.ru. URL consultato il 14 novembre 2021.
  9. ^ Pacific Fleet seamen honoured the memory of Hero of the Soviet Union Mariya Tsukanova : Ministry of Defence of the Russian Federation, su eng.mil.ru. URL consultato il 5 aprile 2018.
  10. ^ MARIA TSUKANOVA Fishing Vessel, su marinetraffic.com.
  11. ^ MARIA TSUKANOVA, Fishing Vessel - Details and current position - IMO 6862761 - VesselFinder, su www.vesselfinder.com. URL consultato il 25 marzo 2024.
  12. ^ Герои-Тихоокеанцы, su Владивосток, 9 maggio 2011. URL consultato il 5 aprile 2018.

Bibliografia

Altri progetti

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