Maria Giovanna Albertoni Pirelli
Maria Giovanna Pirelli, sposata Albertoni (Milano, 6 novembre 1915 – 22 luglio 1970), è stata una filantropa italiana.
Biografia
Fu la figlia primogenita dell'industriale Alberto Pirelli e di Lodovica Zambeletti, sorella maggiore di Giovanni e Leopoldo. All'età di 29 anni perse il marito Lucio Emerico Albertoni (Milano 6 ottobre 1905 – 3 gennaio 1947), Nobile dei conti di Macherio e dei conti di Val di Scalve, che la lasciò madre di 4 figlie[1][2].
Si dedicò, su consiglio di padre David Maria Turoldo[3], ad appoggiare le iniziative a favore degli orfani di don Zeno Saltini[4] che aveva fondato la comunità di Nomadelfia[5][6].
Al tempo dei problemi finanziari che travolsero l'iniziativa nel Campo di Fossoli, avversata anche dalla curia romana, Nomadelfia rinacque grazie al dono di una tenuta in Maremma[7] acquistata con denaro personale di Maria Giovanna Pirelli[8]. Si salveranno dalle procedure del liquidatore prefettizio 320 ettari di terreno, anch'essi acquistati dalla contessa Pirelli, ma che fidati collaboratori avevano intestato a una società a responsabilità limitata le cui quote erano state collocate nelle mani di amici sicuri[9][10]. Su tale terreno cominciò a risorgere la Comunità di Nomadelfia.
È sepolta a fianco del marito nel cimitero di Tremezzo.
Note
- ^ Lina Sotis, Nini Albertoni Pirelli, una vita per Nomadelfia, in Corriere della Sera, 6 giugno 2000, p. 49 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2012).
- ^ Andrea Borella (a cura di), Albertoni, in Annuario della nobiltà italiana, con la collaborazione di Alberto Giuseppe Borella e con la prefazione di Amedeo di Savoia, vol. 1, 33ª ed., Teglio (SO), S.A.G.I., 2015-2020, pp. 615-616, ISBN 978-88-94286-10-6.
- ^ Maurizio Chierici, Addio a Camillo: con Turoldo sognava un’Italia diversa, su Domani - Arcoiris.tv, 4 febbraio 2010. URL consultato il 13 giugno 2023.
- ^ Casanova 2000, scheda.
- ^ Lopetrone 2000, p. 327 (lettera di don Zeno alla contessa Pirelli del 14 giugno 1949; corredata delle foto Farabalfoto al processo di Bologna 18-19 novembre 1952).
- ^ Nomadelfia - Italiano, su nomadelfia.it (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2007).
- ^ Maurizio Chierici, In viaggio nella memoria, in Corriere della Sera, 31 maggio 2000, p. 13 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2012).
- ^ Diana, Don Zeno Saltini (1900 - 1981), su TerredArgine, 2 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2012).
- ^ Saltini 2003, p. 164.
- ^ Don Zeno Saltini, su ANPI. URL consultato il 13 giugno 2023.
Bibliografia
- Beppe Lopetrone (a cura di), Don Zeno: 100 anni, 1900-2000, Grosseto, Nomadelfia, 2000, ISBN 88-900561-0-X.
- Carla Maria Casanova, Maria Giovanna Albertoni Pirelli e Nomadelfia: una donna fragile e forte nella vita e nell'impegno cristiano, Milano, Viennepierre, 2000, ISBN 88-86414-45-5.
- Antonio Saltini, Don Zeno: il sovversivo di Dio, Modena, Il fiorino, 2003, ISBN 88-7549-015-5.
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