Marguerite Renoir

Marguerite Houllé, comunemente nota come Marguerite Renoir (Parigi, 22 luglio 1906Vigneux-sur-Seine, 12 luglio 1987), è stata una montatrice francese.

Negli anni Trenta, come compagna del regista Jean Renoir, ne adottò il cognome.

Biografia

Marguerite Houllé nasce nel 1906 [1] in una famiglia operaia. Il padre e il cognato sono sindacalisti e suo fratello milita nel Partito Comunista Francese (PCF).

Comincia a lavorare all’età di quindici anni presso Pathé a Joinville-le-Pont dove colora le pellicole cinematografiche.

Nel 1927, mentre lavora al montaggio de La P'tite Lili di Alberto Cavalcanti, conosce Jean Renoir che recita come attore nel film, e, nel 1929, monta per la prima volta un film di Renoir, Le bled, dopo averne seguito la lavorazione in Algeria.[2] Da allora si occuperà del montaggio di quasi tutti i film di Jean Renoir fino a La regola del gioco nel 1939.[3]

Dal 1932 convive col regista che ha lasciato la moglie Catherine Hessling. L'équipe di Renoir la chiama «le petit lion»[4].

Attraverso la sua famiglia Jean Renoir conosce Maurice Thorez, il segretario generale del Partito Comunista Francese, e si impegna ad appoggiare il fronte Popolare con una serie di documentari di carattere sociale.

Nel 1936, Jean Renoir le affida il montaggio di Una gita in campagna, film tratto da un racconto di Maupassant, in cui recita nella parte della cameriera mentre lui compare nel ruolo dell'oste.[5] Nel 1939 Marguerite porta a termine il difficile montaggio de La regola del gioco. Nell’estate del 1939, Jean Renoir lascia la Francia: parte prima per l'Italia e poi per l'America con Dido Freire.[6]

Nel 1940 Marguerite Houllé diviene la montatrice di Jacques Becker, che aveva conosciuto quando era giovane assistente di Renoir ne La notte dell'incrocio. Da questo momento in poi sarà la montatrice di quasi tutti i suoi film. Negli anni '50 collabora anche con Luis Buñuel, e poi, a partire dal 1962, con Jean-Pierre Mocky.

Filmografia

Note

  1. ^ Marguerite sur Les gens du cinéma.com
  2. ^ Célia Bertin, Jean Renoir,2005, |p. 104
  3. ^ Jean Renoir, La mia vita, i miei film, trad. di Daniela Orati, Marsilio, Venezia 1992.
  4. ^ Renoir-Renoir, Catalogue de l'exposition de la Cinémathèque française, Éditions de La Martinière/Cinémathèque française, 2005
  5. ^ Giorgio De Vincenti, Jean Renoir: la vita, i film, Marsilio, Venezia 1996
  6. ^ Pascal Mérigeau, Jean Renoir, Flammarion, Paris, ottobre 2012.

Bibliografia

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN311639018 · ISNI (EN0000 0004 4340 6377 · LCCN (ENno2003066617 · GND (DE106160814X · J9U (ENHE987007333300305171