Nata in un sobborgo a sud di Londra, Margaret Taylor Rutherford era l'unica figlia di William Rutherford Benn e della sua seconda moglie Florence Nicholson. Prima della sua nascita, il padre aveva sofferto di gravi problemi mentali che lo avevano condotto ad uccidere suo padre, un reverendo, motivo per cui venne internato per diversi anni in un manicomio criminale.
La piccola Margaret venne portata in India, ma fece ritorno in Gran Bretagna all'età di tre anni, per vivere con la zia, Bessie Nicholson, dopo che sua madre era morta suicida. Educata alla Wimbledon High School e al RADA, fece il suo debutto teatrale all'Old Vic nel 1925, dopo essersi dedicata all'insegnamento di dizione.
La Rutherford sfruttò la sua caratteristica fisicità e il suo spirito arguto e garrulo per affermarsi come attrice brillante, in commedie come L'importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde, messa in scena al Globe Theatre nel 1939, e Spirito allegro di Noël Coward (nel ruolo della maldestra veggente, Madame Arcati), diretta dallo stesso autore nel 1941 al Piccadilly Theatre di Londra.
«Non avrei mai pensato di recitare per far ridere. Non pensavo che la platea mi ritenesse così divertente», avrebbe scritto nella propria autobiografia, pubblicata postuma nel 1972.
Venne nominata Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico (OBE) nel 1961 ed elevata al grado di Dama di Commenda (DBE) nel 1967.
Vita privata
Nel 1945 sposò il collega Stringer Davis che, oltre a prendere parte alla celebre serie dei film con Miss Marple nei primi anni sessanta e, benché non accreditato, al film Arabella (1967), le rimase sempre accanto sostenendola soprattutto nei suoi periodi di depressione. Negli ultimi anni l'attrice fu afflitta dalla malattia di Alzheimer. Morì nel 1972 ad 80 anni di età, nella sua casa, nella contea di Buckinghamshire.
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