Dal Rinascimento fino all'Ottocento questa zona era il centro mercantile e manifatturiero dell'economia bolognese, comprendendo il porto della città. A seguito delle demolizioni comandate dai piani regolatori del 1889 e del 1937, e dei bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondiale, quest'area è stata segnata da un forte degrado.
Grazie a un progetto approvato dalla Giunta Vitali, dopo alcuni anni di lavori nel 2003 è stato inaugurato il nuovo polo culturale progettato da Aldo Rossi, un esempio unico in Italia e tra i più importanti d'Europa, sia per grandezza che per proposta culturale e multimediale[3].
Descrizione
La Manifattura delle Arti comprende un'area di circa 100.000 m2. Vi si accede da via Marconi, via Don Minzoni, via delle Lame, viale Pietramellara e via Azzo Gardino, che prosegue anche all'interno del distretto. È disponibile un ampio parcheggio sotterraneo proprio sotto via Azzo Gardino.
Nel corso degli anni sono stati bonificati due parchi all'interno dell'area: il Parco 11 settembre[4] e il Parco del Cavaticcio.
In questa zona, che si apre da un lato con il suggestivo bastione di Porta Lame, hanno sede importanti istituzioni culturali e poli universitari: la Cineteca di Bologna, il MAMbo (ex Forno del Pane), i laboratori del Dipartimento delle Arti (sede del DAMS), il Dipartimento di Scienze della Comunicazione (ex cartiera Mulino Tamburi), la Salara (attualmente sede dell'Arcigay e del Cassero LGBT Center), l'Università Primo Levi, un asilo nido, una scuola per l'infanzia, uno studentato e il Centro sociale ricreativo culturale Giorgio Costa[5]. Negli spazi del Dipartimento di Musica e Spettacolo sono presenti inoltre la Sala Cervi, la Biblioteca Renzo Renzi e gli archivi di fotografia e grafica della Cineteca, il Cinema Lumière con le sue due sale Mastroianni e Scorsese, uno spazio cinema e audiovisivi (studio di registrazione televisivo, cabina di regia, mixer digitale, sala montaggio e post-produzione), un Auditorium e lo stabile in vetro e cemento del centro di promozione teatrale La Soffitta[5].
A maggio 2014 è stato inaugurato in via Azzo Gardino 33 lo spazio UNIone: si tratta di un edificio di 1700 m2 per gli studenti dell'Università di Bologna, che contiene sale studio, riunioni, computer, laboratorio video, zona ristoro e relax, palestra.
Qui sarebbe dovuto sorgere, nell'area della palazzina Magnani (ex cinema Embassy), un nuovo Auditorium avveniristico progettato da Renzo Piano, che sarebbe diventato sede stabile dell'Orchestra Mozart di Claudio Abbado[6]. Tuttavia in seguito il progetto fu archiviato per mancanza di fondi[7].
Nel dicembre2020 il Comune annuncia l'acquisto della palazzina dall'Agenzia del demanio per farne un nuovo museo dedicato all'artista Giorgio Morandi[8].