Nel 1927 aderisce alla Lega dei Giovani Comunisti e partecipa al movimento clandestino[1][3], conducendo attività rivoluzionarie a Vilnius e Navahrudak[3]. In questo periodo assume lo pseudonimo di Maksim Tank[1]. Viene arrestato alcune volte e rinchiuso nel carcere di Vilnius[1][3]; durante la prigionia scrive diverse poesie a sostegno dei rivoluzionari[1], raccolte in Na etapach ("A tappe", 1936)[2]. Aderisce in seguito al Realismo Socialista[2].