La macchia cresce sui terreni sabbiosi ben drenati delle ampie vallate del Great Fish River, del Sundays River e del Gamtoos nella Provincia del Capo Orientale e, più a nord-ovest, nelle vallate della Cintura di pieghe del Capo. La macchia è vulnerabile agli incendi e al pascolo e di conseguenza è sempre stata ristretta alle anguste valli dei fiumi, più riparate rispetto alle aperte pianure.
Il clima è arido, specialmente man mano che si procede verso l'interno, ma le valli all'ombra sono più fresche dei terreni circostanti, che sono caldi in estate, freddi in inverno e ricevono piogge irregolari[1].
Flora
La macchia ospita molte piante endemiche, in particolare varie specie succulente di Euphorbia, e può essere suddivisa in tre settori in base al tipo di habitat predominante. La macchia è più ricca e più fitta nelle vallate dei fiumi in prossimità della costa, dove crescono arbusti spinosi con un sottobosco di piante striscianti e succulente. Procedendo verso l'interno, l'altitudine aumenta e il clima diviene più secco, e la vegetazione si fa quindi meno fitta. Infine, la boscaglia che cresce nelle valli di montagna del nord-ovest è costituita principalmente da Portulacaria afra e dall'albero di giada (Crassula ovata), due succulente, assieme a Lycium austrinum, Pappea capensis, Euclea undulata, Rhigozum obovatum, varie specie di aloe e Schotia afra. Lungo le ecoregioni del fynbos, la macchia di Albany rientra all'interno della Regione floristica del Capo[1].
Una vasta parte della regione è stata convertita in terreni agricoli o depauperata dal pascolo, specialmente delle capre. L'ecoregione è tuttora minacciata, soprattutto nel settore delle valli fluviali in prossimità della costa, che sono inoltre vulnerabili alla deforestazione per fare spazio ad aree urbane e resort turistici. Tra le aree protette ricordiamo il parco nazionale degli Elefanti di Addo vicino a Port Elizabeth, la Groendal Wilderness Area vicino a Uitenhage, lungo lo Swartkops River, e la Baviaanskloof Mega Reserve[1].
Note
^abcde(EN) Albany thickets, in Terrestrial Ecoregions, World Wildlife Fund. URL consultato il 2 maggio 2017.