In elettronica e telecomunicazioniMPEG-4, nato nel 1996 e finalizzato nel 1998 (fu presentato pubblicamente a settembre di quell'anno), è il nome dato a un insieme di standard per la codifica dell'audio e del video digitale sviluppati dall'ISO/IECMoving Picture Experts Group (MPEG). L'MPEG-4 è uno standard utilizzato principalmente per applicazioni come la videotelefonia e la televisione digitale, per la trasmissione di filmati via Web, e per la memorizzazione su supporti CD-ROM.
Descrizione
MPEG-4 è basato sugli standard MPEG-1, MPEG-2 e Apple QuickTime technology, supportandone tutte le caratteristiche; ISO approvò il formato QuickTime come base per lo standard MPEG-4, dato che l'MPEG group riteneva che fosse la migliore base di partenza e che integrasse già alcune caratteristiche essenziali[1]. Lo standard evolutosi possedeva inoltre tutta una serie di nuove funzioni come la gestione tridimensionale degli oggetti (tramite un'estensione del VRML). I flussi audio e video vengono trattati dallo standard MPEG-4 come oggetti che possono essere manipolati e modificati in tempo reale bidirezionalmente. Lo standard supporta caratteristiche specificate da terze parti come una particolare gestione dei DRM o una gestione interattiva dei contenuti.
La maggior parte delle caratteristiche dell'MPEG-4 sono opzionali e quindi la loro implementazione è lasciata alla discrezione dello sviluppatore. Questo implica che parte dei lettori multimediali di file MPEG-4 potrebbero non essere in grado di gestire tutte le caratteristiche del formato. Per permettere un'elevata interoperabilità, nel formato sono stati inclusi i concetti di profilo e di livello, quindi i vari lettori MPEG-4 potranno essere suddivisi a seconda dei profili e livelli supportati.
Componenti MPEG-4
MPEG-4 è suddiviso in vari sotto standard chiamati part (termine inglese che in italiano significa "parte"):
Descrive la sincronizzazione e la multiplazione del video e dell'audio. Per esempio, la versione 1 del formato file MPEG-4 (diventato obsoleto dalla versione 2 definita nell'MPEG-4 Part 14). La funzionalità di trasporto di un protocollo stack per la trasmissione o/e la raccolta dei contenuti conformi alla norma ISO/IEC 14496 non rientra nell'ambito del 14496-1 e viene considerata solo l'interfaccia rispetto a questo livello (DMIF).
Può essere usata per contenuti ricchi ed interattivi con profili multipli, incluse versioni 2D e 3D. MPEG-4 Part 11 revisionato MPEG-4 Part 1 - ISO/IEC 14496-1:2001 e due miglioramenti all'MPEG-4 Part 1
Presenta una descrizione a livello di sistema di un motore di un'applicazione (consegna, ciclo di vita, formato e comportamento del codice Java scaricabile), il BIFS (Binary Format for Scene) e il formato estendibile MPEG-4 Testuale (XMT) -una rappresentazione testuale del contenuto multimediale MPEG-4 utilizzando XML, ecc.[26] (È anche conosciuto come BIFS, XMT, MPEG-J.[28] L'MPEG-J è stato definito nella parte 21 MPEG-4)
Un formato file per la memorizzazione dei contenuti multimediali in base al tempo. È un formato generale che costituisce la base per una serie di altri formati file più specifici (per esempio 3GP, Motion JPEG 2000, MPEG-4 Part 14). È tecnicamente identica alla norma ISO/IEC 15444-12 (JPEG 2000 per la codifica delle immagini parte 12).
È anche conosciuto come "formato file MPEG-4 file versione 2". Questo formato file contenitore, designato per i contenuti MPEG-4, è basato sulla Parte 12.
Rivisita e sostituisce completamente la clausola 13 dell'ISO/IEC 14496-1 (MPEG-4 Parte 1: Sistemi), nel quale il formato MPEG-4 è stato precedentemente specificato.
Specifica il modello MPEG-4 Estensione Animazione Framework (AFX) per rappresentare i contenuti grafici in 3D
L'MPEG-4 è ora esteso a livelli alti per gli oggetti sintetici, per specificare la geometria, le texture, le animazioni e algoritmi di compressione dedicati.
Lightweight Application Scene Representation (LASeR) and Simple Aggregation Format (SAF).
I requisiti LASeR (Lightweight Application Scene Representation) (efficienza di compressione, compression efficiency, codice e memoria attiva) sono soddisfatti con la loro costruzione sull'esistente formato SVG (Scalable Vector Graphics) definito dal World Wide Web Consortium.[47]
Descrive un ambiente programmabile leggero per applicazioni multimediali ed interattive avanzate.
- un framework che sposa un sottoinsieme dell'ambiente applicativo Java dello standard MPEG (MPEG-J) con Java API.[28][48][50][51] (stage "FCD" nel luglio 2005, FDIS nel gennaio 2006, pubblicato come standard ISO il 22 novembre 2006).
(OFFS) è basato sulla versione specifica 1.4 del formato font OpenType, ed è tecnicamente equivalente a quella specifica.[55][56] (raggiunse lo stage "CD" nel luglio 2005, pubblicato come standard ISO nel 2007)
Defines a model for connecting 3D Graphics Compression tools defined in MPEG-4 standards to graphics primitives defined in any other standard or specification.
sostituisce gli amendamenti (Amd) 8, 11, 13, 14, 15, 18, 19, 20 e 22 ed i corrigenda (Cor) 5 e 6 della versione del 2004 della parte 4 di questo standard (14496-4:2004)
(attualmente alla fase "50.00" di preparazione)[73]
I profili inoltre sono definiti all'interno di diverse Part, in modo che un'esecuzione di alcune caratteristiche di una Part non implichi la necessità di supportare l'intera Part.
Il concetto alla base del codec (COdificatore-DECodificatore) MPEG-4 è la quantizzazione. Senza scendere nello specifico, si può riassumere come quel processo che permette di trasmettere solamente la variazione dell'immagine mediante un apposito algoritmo di compressione. Al momento attuale esistono due modi per eseguire questa operazione:
I-frame
Codifica l'immagine senza un riferimento a quella precedente (refresh puro): è più preciso ma più pesante per le applicazioni via rete.
P-frame4
Codifica solo le zone dell'immagine che sono cambiate rispetto a quella precedente. In altre parole, esegue una compensazione nella variazione del movimento (motion-compensated frames) analizzando, appunto, la differenza di immagine tra due frame consecutivi: la parte uguale nei due frame non viene ritrasmessa.
^ WG11 (MPEG), Overview of the MPEG-4 Standard, su mpeg.chiariglione.org, 2002-03. URL consultato l'11 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2010).
^ ISO/IEC JTC 1/SC 29/WG 11, ISO/IEC 14496-22 "Open Font Format", su mpeg.chiariglione.org, chiariglione.org, 2008-07. URL consultato il 9 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2010).