La caratteristica principale di un lungofiume è l'asimmetria della sezione. La costruzione di tali strade, cioè, è limitata solo lungo il lato opposto al fiume (verso terra), mentre il lato prospiciente il fiume resta aperto. Pertanto di solito mentre verso terra sono presenti carreggiate e marciapiedi simili a quelli di qualsiasi altra strada urbana, verso il fiume il marciapiede, spesso alberato o adornato di giardini, di solito si amplia per formare passeggiate e luoghi di ritrovo.
Nomenclatura
Il lungofiume può assumere un nome locale, unendo al prefisso lungo- il nome proprio del fiume costeggiato. Le seguenti denominazioni sono validate in Italia da un apposito dizionario delle denominazioni urbanistiche generiche per l'Archivio nazionale degli stradari e dei numeri civici (ANSC).[1]
Giovanni Basta et al. Il Tevere e Roma: un progetto per il lungofiume, Roma: Kappa, 1998, ISBN 88-7890-312-4
Sauro Lusini (a cura di), Lungofiume: descrizione e lettura fotografica dell'area fluviale del Bisenzio; progetto di Giacomo Badiani, Mario Chieffo, Associazione culturale Grafio; testi di Gianni Cascone et al.; fotografie di Giacomo Badiani, Mario Chieffo, Prato: Archivio fotografico toscano, 2007
Comune di Imola, Università degli studi di Bologna, Imola e il fiume: guida alla Mostra per il progetto del lungofiume, Imola: Comune di Imola, 1993