Con la sua gestione, la ditta divenne la maggiore produttrice di tessuti misti di lana e cotone nell’Italia meridionale.[3][7] Nel 1883, per atto del notaio Francesco Mele, fondò la BPS, con sede in Secondigliano, allora importante polo industriale, dando impulso al nascente movimento cooperativo nell’ambito del credito popolare, con l’intento di combattere l’usura, come si evince dal testo originario dello statuto: ”Preferendo mai sempre il servizio de' prestiti sopra i pegni, di cui la cittadinanza meno agiata ha tanto bisogno per distruggere l'usura”. L’istituto di credito popolare, tra i più antichi d’Italia, fu attivo particolarmente, sotto la sua presidenza, nello sviluppo urbano e nella crescita economica della città metropolitana di Napoli, prestando denaro a privati e comuni e partecipando attivamente al Risanamento di Napoli. La società si fuse con la Banca di Credito Popolare nel 1971, in seguito allo scioglimento degli organi elettivi dell’istituto, operante da quasi un secolo, su decisione dell’allora ministro del Tesoro Emilio Colombo, con la conseguente nomina di un apposito commissario straordinario.[8][9][10][11][12]
Contestualmente all’attività imprenditoriale, Luigi di Nocera prese parte alla vita pubblica, venendo eletto per 5 lustri consecutivi sindaco di Secondigliano e conseguendo significativi successi per il territorio, come l’estensione della rete dell’acquedotto del Serino, nosocomi, scuole e la realizzazione di nuove strade.[8][13]
Allevatore di purosangue, si spense nel 1902. Fu sepolto presso la cappella di famiglia. A lui fu dedicata un’importante piazza di Napoli, nonché la principale dell’odierno quartiere di Secondigliano.[14][15]
Gli epitaffi del conte comm. Luigi di Nocera, del conte cav. Cosmo di Nocera e di donna Carlotta Moscatelli di Castelvetere, vedova di Nocera, presso la cappella di famiglia
Prospetto di una delle cappelle gentilizie dei Conti di Nocera, edificata da Luigi di Nocera
Un’azione della Banca dal valore di 50 lire (225,50 euro), recante in calce la firma del presidente Luigi di Nocera