Luigi Luise era primo di cinque fratelli tutti dediti allo sport: Roberto, il più noto della famiglia, e Renato, come lui nel rugby, e Leone e Paolo nella pallavolo.
Entrò nel 1946 nel ruolo di terza ala[1] nell'A.R. Padova, precursore del Petrarca[2], squadra in cui confluì l'anno successivo e in cui rimase fino al 1956.
Nel corso della sua carriera evolvette da terza ala a tre quarti centro e, successivamente, tre quarti ala[1].
Debuttò per l'Italia nel marzo 1955 all'Arena di Milano contro la Germania Ovest[3] e un mese più tardi fece parte della prima selezione italiana in assoluto a esibirsi a Twickenham, nell'occasione contro London Counties[2].
L'ultima presenza in azzurro è del 1958 a Napoli contro la Francia.
Dopo la mancata vittoria in campionato dello scudetto, lasciò il rugby a 15 per passare al XIII[1] che, stante la sua natura di disciplina professionistica, gli procurò la squalifica da parte della Federazione Italiana Rugby.
Da tredicista fece parte dell'Italia che incontrò l'Australia in tour all'inizio del 1960, a Padova e Treviso, con una meta.
Dopo il ritiro dall'attività agonistica continuò il suo lavoro di impiegato all'INAIL e allenò per 10 anni il Mirano; è morto a 87 anni nel 2014. Viveva con moglie e tre figli[2].