Entrato al servizio della Santa Sede il 1º luglio 1989, presta successivamente la propria opera nelle nunziature apostoliche di Italia (1989-1991), Egitto (1991-1994), Argentina (1994-1999), Croazia (1999-2002) Spagna ed Andorra (2002-2009).
Il 4 febbraio 2019 lo stesso papa lo nomina nunzio apostolico in Uganda.
Il 20 novembre 2022, a Kalongo in Uganda, presiede, come legato di papa Francesco, la celebrazione di beatificazione del medico, presbitero e missionario italiano, padre Giuseppe Ambrosoli.
Dopo il golpe militare che a giugno del 2009 portò all'esilio il presidente uscente Manuel Zelaya, sostituito da quello designato dal Congresso, Roberto Micheletti, il nunzio apostolico ha esortato le parti a nome del Pontefice,[3] a trovare una soluzione pacifica nell'interesse del popolo[4]. La Chiesa cattolica honduregna ha esortato al dialogo, differenziando la propria posizione da quella della comunità internazionale[4], e il nunzio e il primate hanno chiesto a Zelaya di recedere dal proposito di tentare l'ingresso nel Paese e rivendicarne la guida, ed evitare così il bagno di sangue[5][6], e al tempo stesso sollecitando chiarimenti all'esercito riguardo all'espulsione del presidente, decretata in contrasto con la Costituzione[4].