Nel 1951 si trasferisce in Brasile e rientra in Italia nel 1956, lavorando per la televisione all'adattamento e dialoghi italiani di commedie teatrali di Tristan Bernard (Allora vado, Mangiate a sbafo, Il pittore esigente e Abbracciamoci follemente) e Georges Courteline (Quel buon diavolo del commissario) trasmesse dalla Rai tra il 1º gennaio e il 26 febbraio 1957, dirette da Antonello Falqui e interpretate, tra gli altri, da Alberto Bonucci, Monica Vitti e Gianrico Tedeschi. Per il teatro, dirige nel 1956 Sei storie da ridere, brevi pieces teatrali di Georges Feydeau, Roussin e Eugène Ionesco, quindi nel 1958 I capricci di Marianna di Alfred De Musset, sempre con la Vitti protagonista. Negli anni '60 lavora come regista teatrale e radiofonico e appare in altri tre film di Vittorio Sala, Festa Campanile e Brusati.
Muore a Roma nel 1978, all'età di 67 anni. Un anno dopo la morte, l'attore e regista Gianni Pulone donò il suo archivio personale di copioni e sceneggiature alla Biblioteca e museo teatrale del Burcardo[2]. È sepolto nel cimitero di Gallicano nel Lazio.
Castello in Svezia di Françoise Sagan, regia di Luciano Mondolfo (1961-62)
L'alba, il giorno, la notte di Dario Niccodemi, regia di Luciano Mondolfo; prima ripresa teatrale del 1966, trasmessa in televisione il 6 gennaio 1968 con la regia televisiva di Lino Procacci.