Si formò come pittore nella natia Bruges, per poi perfezionarsi in un viaggio in Italia che toccò prima Roma e poi Napoli. In quest'ultima località entrò in contatto con la pittura di Caravaggio e fu il primo pittore fiammingo a esserne influenzato. Sue opere si conservano a L'Aquila, al Museo nazionale d'Abruzzo.
Ritornato ad Aix nel 1613, eseguì diversi ritratti, ora conservati nei musei di Aix, di Marsiglia ed in collezioni private; ricevette l'incarico di dipingere per la cattedrale l'Incredulità di san Tommaso e nel 1614 dipinse, inoltre, per la chiesa di Saint-Trophime ad Arles, il Martirio di santo Stefano e l'Adorazione dei Magi; per la chiesa di Saint-Jean-de-Malte di Aix-en-Provence dipinse una Resurrezione di Cristo, tuttora ivi conservata ed esposta.
Alla realizzazione delle sue opere collaborò anche l'olandese Martin Faber, anche se questo fatto è oggetto di controversie.
Louis Finson si occupò anche del commercio di opere d'arte: in comproprietà col mercante di Amsterdam Abraham Vinck possedeva due Caravaggio: una Giuditta e Oloferne e la Madonna del Rosario ora conservata a Vienna.
AA. VV., Dizionario della pittura e dei pittori, diretto da Michel Laclotte con la collaborazione di Jean-Pierre Cuzin; edizione italiana diretta da Enrico Castelnuovo e Bruno Toscano, con la collaborazione di Liliana Barroero e Giovanna Sapori, vol. 1-6, Torino, Einaudi, 1989-1994, ad vocem, SBNCFI0114992.