Lothar Wolleh trascorse la sua giovinezza in Germania, segnato dalla guerra e dal nazismo.
Tra il 1946 e il 1948 ha studiato pittura del cemento alla scuola elementare e alla scuola professionale per angewandte Kunst a Berlin-Weißensee.
Da ragazzo fu arrestato come sospetta spia da parte delle forze di occupazione sovietiche e fu condannato a quindici anni di lavoro forzato in una miniera siberiana. Dopo sei anni passati al campo di punizione russo di Vorkuta, gli fu permesso di tornare a Berlino, in seguito ai negoziati riguardanti i prigionieri di guerra tedeschi.
Al ritorno dalla prigionia, dal 1956 al 1957, poté studiare alla Lette-Verein, una scuola di fotografia, design e moda a Berlino.
Prese anche parte ad un programma d'assistenza del Consiglio ecumenico delle Chiese a favore dei disabili di guerra. Ciò gli rese possibile visitare l'isola svedese di Gotland nel 1958, visita alla base della sua forte affinità verso la cultura svedese, il paesaggio e la gente.
Nei suoi primi anni da fotografo indipendente, ebbe soprattutto successo nella pubblicità, lavorando per clienti quali la Deutsche Bundesbahn o la Volkswagen.
Nel 1965, fotografò il Concilio Vaticano II a Roma, raccogliendo il suo lavoro nell'album Das Konzil (1965). Dopodiché, collaborò con Emil Schmitz per il documentario “Das Konzil. II. Vatikanisches Konzil”. Nel 1975 fotografò il Giubileo, e pubblicò l'album fotografico Apostolorum Limina (1975).
In seguito alla proposta di un suo amico, il pittore Günther Uecker, dalla fine degli anni sessanta Wolleh cominciò a ritrarre sistematicamente più di cento pittori internazionali famosi, scultori, e artisti di performance. Tra i più fotografati, furono Gerhard Richter, Niki de Saint Phalle e Jean Tinguely.
Nel 1973 prese forma il progetto Unterwasserbuch, in collaborazione con Joseph Beuys. A causa di problemi tecnici, solo 3 volumi del libro videro la luce. Le restanti stampe in PVC vennero pubblicate individualmente più tardi da Staeck ad Heidelberg e sono note come "3ton-edition".
Opere
Lothar Wolleh usava uno stile molto individuale con rigide regole nel suo lavoro fotografico, con composizioni simmetriche. Inoltre catturava un particolare formato quadrato della sua immagine; in totale Wolleh ha realizzato ritratti fotografici di oltre 109 artisti.
1978: Günther Uecker: Ludwig van Beethovens Leonore. Idee einer Oper; Belser Verlag
Mostre
1962: Otto Steinert und Schüler. Fotografische Ausstellung, Gruppenausstellung in der Göppinger Galerie, Frankfurt am Main
1964: Farbige Fotografie. Bilder aus dem Vatikan, Einzelausstellung: Schatzkammer des Essener Münsters. Die Ausstellung wurde vom Essener Bischof Hengsbach (am 21. März 1964) eröffnet
1965: Zyklus von Farbfotos zum römischen Konzil, Einzelausstellung in der Galerie Valentin, Stuttgart
posthum
1979: Lothar Wolleh (NIEMCY). Portrety Artystów, Einzelausstellung im Muzeum Sztuki w Łodzi, Polen
1980: Lothar Wolleh: Künstlerbildnisse. Kunstobjekte, Photographien, Einzelausstellung der Künstlerporträts in der Städtischen Kunsthalle Düsseldorf
1986: Lothar Wolleh – Das Foto als Kunststück, Einzelausstellung der Lippischen Gesellschaft für Kunst e. V. im Detmolder Schloss
2005–2007: Lothar Wolleh. Eine Wiederentdeckung: Fotografien 1959 bis 1979, Kunsthalle Bremen, Ludwig Museum Koblenz, Kunst-Museum Ahlen, Stadtmuseum Hofheim am Taunus
2006: Joseph Beuys in Aktion. Heilkräfte der Kunst, Gruppenausstellung: museum kunst palast, Düsseldorf
2008: Fotos schreiben Kunstgeschichte, Gruppenausstellung: museum kunst palast, Düsseldorf