Il long take è una tecnica cinematografica che consiste di un'inquadratura di lunga durata che ha lo scopo di eliminare, o almeno limitare, l'uso del montaggio cinematografico. In italiano è assimilato alla ripresa "in piano sequenza". A questo si preferisce il montaggio interno, sviluppato sul piano dei movimenti di macchina, sullo sviluppo dei campi e dei piani e sulla messa in scena articolata.
Spesso viene erroneamente scambiata per un piano sequenza. La differenza tra le due tecniche consiste nel fatto che un piano sequenza si assume per intero il ruolo di una sequenza, di un blocco narrativo, e invece il long take si limita a una parte di essa che viene completata poi con altre inquadrature.
Esempi
Nel film Fino all'ultimo respiro (1960) di Jean-Luc Godard, è un long take la scena in cui i due personaggi passeggiano lungo gli Champs Elysées, ripresi da una carrellata senza interruzioni che prima li segue, poi li precede quando tornano sui loro passi. Se si tralascia una leggera differenza di velocità tra macchina e attori, Godard ripropone questa situazione rispettando l'unità di spazio-tempo, come voleva André Bazin, e senza grossi interventi discorsivi sulla realtà rappresentata.
Ne Il cimitero del sole (1960), Nagisa Ōshima fa un uso particolare della combinazione tra montaggio, long take e piano sequenza. La scena in questione mostra due giovani che camminano su un prato. A un certo punto uno dei due estrae un coltello. Questa prima parte è rappresentata con un gioco di montaggio di brevi inquadrature e poi si apre un long take che mostra lo scontro tra i due, con un'inquadratura in campo lungo che ruota leggermente intorno ai due personaggi senza mai avvicinarsi. Al contrario di come avrebbe fatto un film costruito col découpage classico, la scena di maggior intensità drammatica della storia è resa in modo non chiaro e la lontananza porta lo spettatore quasi a dover immaginare cosa stia succedendo.
Voci correlate