Secondo Greenberg, la superfamiglia di lingue indo-pacifiche sarebbe formata da quattordici famiglie. Suggerisce anche un tentativo di sub-classificazione in sette gruppi:
La superfamiglia non è mai stata accettata dalla totalità della comunità scientifica, parecchi hanno tentato di proporre varianti (ad esempio: Merritt RuhlenA Guide to the World's Languages, o Stephen Wurm) ma neppure queste hanno ottenuto l'unanimità dei consensi da parte degli studiosi, soprattutto perché viene rimproverato ai proponenti di non aver utilizzato in modo completo e rigoroso il metodo comparativo, l'unico universalmente accettato per provare le relazioni genetiche di un gruppo linguistico.
Crítiche all'ipotesi
Oltre a non essere accettata dalla maggior parte dei linguisti, anche dal punto di vista archeologico l'ipotesi indo-pacifica non pare avere solide basi. È noto che i primi colonizzatori della Nuova Guinea sarebbero arrivati circa 40.000 anni prima dell'era cristiana, a quel tempo la Nuova Guinea, l'Australia e la Tasmania formavano un'unica massa di terra unita. Tra il 14.000 ed il 7.000 a.C. il livello del mare aumentò separando sia la Tasmania che la Nuova Guinea dall'Australia. Se esistesse una relazione rintracciabile tra i linguaggi della Nuova Guinea e Tasmania dovrebbe anche includere le popolazioni intermedie in Australia, perché il linguaggio delle tre masse di terra dovrebbe risalire a quello dei primi colonizzatori. Cioè, se esiste un antenato comune per le lingue di Papua e della Tasmania, dovrebbe anche essere l'antenato delle lingue australiane. Tuttavia, per il gran periodo di tempo trascorso da quando sarebbe esistito un proto-neoguineano-australiano-tasmaniano non sarebbe ricostruibile con le tecniche della linguistica storica e la maggior parte dei linguisti non accettano quindi che si possa provare la parentela forte.
Per quanto riguarda le popolazioni delle Isole Andamane, potrebbero essere geneticamente più vicine alle genti che colonizzarono la Nuova Guinea e l'Australia rispetto ad altri popoli asiatici, ma anche qui, il periodo di tempo intercorso non permette di riconoscere se sono esistiti legami tra le lingue.
Ma, senza dubbio, il punto più criticato dell'ipotesi indo-pacifica è l'inserimento, nella superfamiglia, di una lingua parlata sull'Himalaya, la lingua kusunda, che sembra veramente difficile mettere in relazione con i colonizzatori della Nuova Guinea.
Greenberg, Joseph H. 1971. "The Indo-Pacific hypothesis." In Current Trends in Linguistics, Vol. 8: Linguistics in Oceania, edited by Thomas A. Sebeok, 808-71. The Hague: Mouton. (Reprinted in Greenberg, Genetic Linguistics, 2005, 193-275.)
Greenberg, Joseph H. 2005. Genetic Linguistics: Essays on Theory and Method, edited by William Croft. Oxford: Oxford University Press.
Usher, Timothy. "A comparison of Greenberg's and Wurm's classifications." In Greenberg, Genetic Linguistics, 2005, 261-269. (Sistematica tabulation of the two sets of results.)
Wurm, Stephen A. 1982. The Papuan Languages of Oceania. Tübingen: Gunter Narr.