La lingua tagoi (ŋɔ̹́gɔ̹́lɛ̹́) è una lingua kordofaniana parlata in Sudan, nel Kordofan.
Distribuzione geografica
La lingua tagoi, strettamente imparentata con il tagali, è parlata nei pressi della città di Rashad nel Kordofan meridionale, in Sudan, a circa 12 N, 31 E. Conta in tutto circa 13.000 parlanti.
Dialetti e lingue derivate
Come molte altre lingue kordofaniane, ha un sistema nominale complesso e racchiude al suo interno diversi dialetti, come il Tumale, il tagoi vero e proprio, il Moreb e il Jebel Turjuk. Questo articolo tratterà le peculiarità linguistiche del Turjuk, altrimenti denominato Orig (ŋóórig).
Fonologia
Le consonanti sono:
p
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t
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c
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k
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f
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s
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r
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l
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m
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n
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ɲ
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y
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w
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Le plosive si distinguono tra occlusive o fricative.
Le plosive e le sonoranti possono dare luogo a geminazione. Possono aver luogo alcuni cluster consonantici (quasi sempre due consonanti), soprattutto dall'unione di sonoranti. Diffuse anche le prenasalizzate.
ʃ, h, z si trovano in alcuni prestiti dall'arabo.
Il sistema vocalico non è ben definito. Sul versante fonetico sembra presentare tratti basilari: a, e, i, o, u, ɛ, ɔ, ɪ, ʊ, ə.
Pare che esistano tre tonemi: alto, basso, e talvolta discendente.
Grammatica
Sostantivi
Ogni sostantivo è composto da un prefisso e da un lessema. Il prefisso identifica il genere. Varia con il numero.
I generi comprendono:
- w-, pl. y-: pare riguardi solo uomini e animali. Es: wùttar "capo" > yáttar "capi"; wín "serpente" > yínét "serpenti".
- bilabiali-, pl. yi-, comprende la maggior parte degli alberi; eg wòr "um-kaddaqi" > yíwóórèn, púrn "braccio superiore" > yìbúrn.
- pl. senza cambio di iniziale, comprende una serie di termini che esprimono relazioni di parentela; es màrá "strada" > màrnát, àppá "padre" > àppánàt
- t-, pl. y-: soprattutto parti del corpo; es tárák "pelle" > yárák, téŋlàk "lingua" > yáŋùlàk.
- t-, pl. ŋ-: quasi esclusivamente parti del corpo; eg téŋlàk "lingua" > ŋéŋlàk, tìɲèn "dente" > ŋìɲèn.
- t- senza plurale: toponimi, nomi collettivi di persona
- y-, pl. ŋ-: un buon numero di frutti, ma anche tanti altri. Es yé "uovo" > ŋíye; yìmbó "ginocchio" > ŋìmbó.
- ŋ- senza plurale: lingue, sostanze liquide, anche nomi verbali; es ŋə̹́gdìráá "Lingua araba" (< kə̀dráá "Arabo"), ŋàì "acqua".
- k-, pl. s-: sembra il genere più comune, che comprende vari campi semantici; es kábà "capanna" > sábà, kám "capelli" > sám, kàdìrú "maiale" > sàdìrú.
- c-, pl. ɲ-: comprende vari campi semantici da cui si derivano anche vari diminutivi; eg: cíŋ "bambino, ragazzo" > ɲín; cúdén "uccello" > ɲúdén.
Nelle costruzioni con il genitivo, la testa del sintagma è seguita da un elemento di collegamento che concorda con il genere, a sua volta seguito dal sintagma del possessore; es. ɲín ɲi-adam "figlio di Adamo"; kʊs ki-gai "teschio (lett. osso della testa)".
Aggettivi
Gli aggettivi seguono il nomo e concordano per genere e numero; es kús kàlló "osso sottile" > sús sàlló "ossa sottili".
Dimostrativi
Anche i dimostrativi seguono il nome e concordano per classe nominale. Essi sono:
- tre brevi : -i- "questo" (con il prefisso di concordanza copiato prima e dopo la i), -ur, -un "quello". Eg: gálám kɛ́k "questa matita" > sálmát sɛ́s "queste matite"; gálám kur "quella matita".
- tre lunghi, formate aggiungendo (-)-an al precedente; es wùskén wèwán "questo coltello", gálám kurkan "quella matita".
Numeri
I numeri da uno a quattro sono normali aggettivi; es yʊ́r yùkók "due mani". Non si conosce il comportamento di altri numeri. Quando si usa senza la testa di un sintagma, appaiono come segue, con il prefisso w- per i numeri 1-5:
- wàttá, ùttá
- wùkkók
- wìttá
- wàrʊ̀m
- wʊ̹̀ràm
- ɲérér
- ʊ̀mʊ̀rgʊ́
- tùppá
- kʊ́mnàsá(n)
- kʊ́mán
Pronomi
I pronomi sono i seguenti:
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Indipendenti
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Possessivi (concordano per classe nominale)
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Soggetti del verbo
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Oggetti del verbo
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Io
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yìgə̹́n
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-ìríŋ
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y-
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àd-
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Tu
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ɔ̀gə̜́n
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-ìrɔ́ŋ
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w-
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nú-
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Egli/Ella/Esso
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tùgə̜́n
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-ùrúŋ
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-
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- (í-?)
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Noi
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nìgə̹́n
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-ìrín
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n-
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àníŋg(ì)-
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Voi
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nɔ̀gə̜́n
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-ìrɔ́n
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ŋ-
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núng(ì)-
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Essi / Loro
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nɛ̀gə̜́n
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-ìrɛ́n
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t-
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níng(ì)-
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Esempi di inflessione personale di ogni verbo: Musa àdúbìr "Musa mi ha picchiato"; yàyá "Io bevo".
Pronomi interrogativi
Comprendono agn "che,cosa?", tá̹jí̹n "chi?", nɛ́gán "dove?", cínàcɛ̀n "quale (maschile)?"
Verbi
Pare esistano almeno quattro forme di base: presente (es y-ìlàm "Io guardo"), passato (es y-ílàm "Io guardai, guardavo"), imperativo (eg k-ìlmɛ́ "guarda!") e imperativo negativo (eg ánák w-èlm-ò "Non guardare"). La differenza tra presente e passato è marcata soprattutto dal tono: Basso ascendente o a volte Basso Durativo al presente, Alto discendente al passato. A volte sono stati osservati anche cambi di vocale. All'imperativo alcuni verbi prendono il prefisso k-, altri no; ciò dipende dalla presenza di una vocale all'inizio della forma verbale.
Il verbo "essere" ha due diverse radici a seconda del tempo: -ɛ́n al presente, -ɪ́rɪ̀n al passato.
La negazione del verbo viene espressa dal prefisso k-, seguito dal verbo "essere".
Sintassi
La sequenza di base è Verbo Oggetto Soggetto, anche al modo imperativo. I complementi di luogo precedono il verbo. Le frasi nominali usano il verbo "essere". I modificatori seguono solitamente la testa del sintagma.
Bibliografia
- Thilo C. Schadeberg & Philip Elias, based on the notes of Fr. Carlo Muratori. A Description of the Orig Language (Southern Kordofan). Archief voor Antropologie Nr. 26. Centre Royal de L'Afrique Centrale: Tervuren, 1979.
Collegamenti esterni