Lina Attalah (in araboلينا عطاالله?; Il Cairo, 1982[1]) è una giornalista e attivistaegiziana, cofondatrice e caporedattrice del quotidiano on-line Mada Masr. È stata caporedattrice del quotidiano Egypt Independent prima della chiusura dell'edizione stampata nel 2013. È attiva nella lotta contro la repressione del giornalismo indipendente da parte del regime dittatoriale di al-Sisi. Il settimanale Time nel 2017 l'ha definita "leader della nuova generazione"[2] e successivamente l'ha inserita nella lista delle 100 persone più influenti del 2020[3].
Si è occupata di molti fatti importanti in Egitto, ed è stata fra i giornalisti picchiati dalle forze di sicurezza mentre seguivano le proteste della rivoluzione del 2011.[7]
Arresti
Nel novembre nel 2019 è stata arrestata e trattenuta per qualche ora,[8] assieme ad altri colleghi di Mada Masr, per aver pubblicato un articolo in cui spiegavano il piano di rimuovere uno dei figli del dittatore al-Sisi dal servizio segreto GIS e trasferirlo all'ambasciata egiziana a Mosca, per evitare che la sua presenza sui media mettesse in cattiva luce il dittatore.[9]
Il 18 maggio 2020 Attalah è stata arrestata mentre si trovava all'esterno del carcere di Tora e stava intervistando la madre dell'attivista Alaa Abd el-Fattah ivi detenuto; Attalah è stata rilasciata su cauzione tre ore dopo.[10][11]
Riconoscimenti
Lina Attalah ha ricevuto il Knight International Journalism Award dall'International Center for Journalism di Washington,[12] con una cerimonia che si è svolta in videoconferenza nell'ottobre 2020.[13]
^(AR) وسام الآداب والفنون الفرنسي لـ “الفارسة” لينا عطا الله [L'Ordine francese delle lettere e delle arti per il "cavaliere" Lina Atallah], su You Tube, 24 marzo 2022.