È una delle scuole secondarie di secondo grado avviate dalla riforma Gelmini[1][2], entrata a pieno regime nell'anno scolastico 2014/2015. Il liceo nasce dalle basi delle sperimentazioni dei licei paritari musicali e coreutici, istituite dalla riforma Moratti.[2] Il liceo musicale in passato veniva spesso associato ai conservatori su piano regionale; oggi tale caratteristica è però prerogativa di due soli casi nazionali, ossia i licei di Milano e Trento.[senza fonte]
Il liceo presenta due indirizzi, uno musicale e uno coreutico. Sul territorio nazionale inizialmente erano presenti 40 sezioni musicali e 10 coreutiche, istituiti con l'aiuto di conservatori e accademie di danza locali.[2] È a numero chiuso e si accede solo dopo aver superato un esame di ammissione. Per il liceo musicale è previsto lo studio di due strumenti. Lo strumento principale è a scelta dello studente, mentre il secondo viene proposto dal candidato e scelto dalla commissione che fa l'esame allo studente. Quest'ultimo viene solitamente scelto in base al primo strumento: ad esempio, se il candidato ha scelto uno strumento polifonico come il pianoforte, gli verrà assegnato uno strumento monodico, come il violino. Per quanto riguarda la danza, gli stili più praticati sono quello classico e quello contemporaneo.
In Italia sono stati enumerati 100 licei musicali attivi nell’anno scolastico 2014-2015[3]. Tutti i licei musicali e coreutici italiani sono raccolti in una Rete Nazionale[4] coordinata da una cabina di regia che fa riferimento al Ministero dell'Istruzione[5].
Ordinamento attuale
La materie caratterizzanti sono rispettivamente la musica, la teoria e storia della musica, lo studio di uno o più strumenti musicali e le esercitazioni orchestrali o corali, mentre per la sezione coreutica si studierà la danza, la storia e i diversi generi della danza, nonché esercitazioni coreutiche.[2] Il piano di studi del liceo musicale e coreutico è il seguente:[6]
^abcdInsegnamenti disciplinati secondo quanto previsto dall'articolo 13 comma 8.
È previsto l'insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell'area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell'area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato.
Storia e ordinamenti previgenti
Origini
Le origini degli odierni istituti superiori di studi musicali italiani sono riconducibili all'istituzione di numerose accademie, scuole, istituti civici, licei musicali via via sorti almeno dalla fine del '700.
Il 3 dicembre 1804, a Bologna, sotto lo Stato preunitario della Repubblica Italiana (1802-1805), veniva istituito il Liceo Filarmonico: fu una delle prime scuole pubbliche della penisola con una gestione comunale, tranne l'inizio delle attività affidate all'Accademia Filarmonica bolognese[7]. Le lezioni si svolgevano per tre giorni alla settimana, dalle 9 alle 13, somministrando sei insegnamenti: composizione, pianoforte, canto, violino e viola, violoncello e contrabbasso, oboe e corno inglese. Il primo direttore fu padre Stanislao Mattei; tra gli allievi, si annoverano i nomi di Gioachino Rossini (poi direttore del liceo), Gaetano Donizetti e Francesco Morlacchi.
L'11 giugno 1866 venne istituito il Liceo Musicale di Torino e approvato il suo statuto, con lo scopo specifico di contribuire al reclutamento dei cori e dell'orchestra per il Teatro Regio della città[12]. Fu pareggiato nel 1925. Tra gli alunni si ricorda Francesco Tamagno.
Nel 1839, ad opera della "Deputazione del Teatro Comunicativo" (in seguito Teatro Municipale), venne fondata la Scuola di Musica di Piacenza, poi resasi autonoma con il nome di Scuola Municipale di Musica. Nel 1933 la Scuola fu trasformata nel Liceo musicale "Giuseppe Nicolini" e pareggiata ai conservatòri.[17]. Il Liceo fu quindi reso statale e trasformato a tutti gli effetti in conservatorio nel 1977.[18]
Più a nord, è inaugurato il 1º ottobre 1903 il primo liceo musicale-conservatorio di Trieste, fondato da Roberto Catolla, successivamente confluito nel liceo musicale "Giuseppe Tartini", sorto nel medesimo anno[19], anche se è il 1887 l'anno di nascita di una prima scuola dedicata alle sette note.
In Sicilia, nel 1911, a Gela (Terranova di Sicilia dal 1550 al 1927), Giacomo Navarra Bresmes (1888-1961), di ritorno nel suo paese natio, fondò a proprie spese una scuola normale di musica, che divenne poi liceo musicale[20].
A partire dagli anni '70 in tutto il territorio italiano nascono diverse sperimentazioni di licei musicali e di danza. Alcune di queste coinvolgevano direttamente i conservatori (come nel caso di Parma, Milano, Trento), previa autorizzazione del MIUR. Col tempo, oltre a questi casi di licei musicali nati e operativi all'interno dei conservatori, la gran parte delle sperimentazioni ha previsto l'introduzione di alcune discipline musicali all'interno del piano orario di altri indirizzi liceali. Mantenuta la sperimentalità fino all'anno 2009, i licei musicali sono stati definitivamente istituzionalizzati come licei ad ordinamento (quindi non più sperimentali) dalla Riforma Gelmini.
I più antichi licei musicali, tuttora esistenti, sono quelli di Parma (dal 1970) e quello interno al Conservatorio di Milano (dal 1971), ancor'oggi operativi e di recente confermati nel loro assetto originale dal Ministero.
Strumenti
Ogni studente del liceo musicale deve suonare due strumenti, uno polifonico ed un monofonico.[senza fonte]
Nell'anno scolastico 2024/2025 gli iscritti sono stati il 0,14% nella sezione coreutica con un aumento dello 0,04% rispetto all'anno scolastico 2023/2024 e lo 0,80% nella sezione musicale con un dato stabile rispetto all'anno scolastico precedente[22].
^ Paolo Fornaciari, Il musicista Giovanni Pacini e Viareggio, in comune.viareggio.lu.it, 21 settembre 2016. URL consultato il 26 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2019).
^Voce "Abramo Basevi", La musica: dizionario, sotto la direzione di Guido M. Gatti; a cura di Alberto Basso, Torino, Unione Tipografico-Editrice Torinese, 1968-1971, 2 voll., p.148.
^Cfr. Sull'istituzione di un Liceo Musicale in Torino, la relazione e proposte di speciale Commissione approvate dal Consiglio Comunale in seduta 11 giugno 1866, lo Statuto del Liceo Musicale del Municipio di Torino approvato dal Consiglio comunale si può leggere: Alberto Basso, Il Conservatorio di musica Giuseppe Verdi di Torino: storia e documenti dalle origini al 1970, Torino, Unione tipografico editrice torinese, 1971.
^Carlo Righini, Il liceo musicale Gerolamo Frescobaldi di Ferrara, Firenze, Le Monnier, 1941.
^Società del Quartetto, in archivi.ibc.regione.emilia-romagna.it, 31 dicembre 2013. URL consultato il 26 febbraio 2019.
^Mario Rinaldi, Due secoli di musica al Teatro Argentina, Firenze, Leo S. Olschki, 1978, vol.2, p.1086.
^L'Annuario Scolastico del Liceo Musicale Rossini, (1882-1883), Pesaro, 1883, fu pubblicato a cura del Municipio di Pesaro. Cfr. I centodieci anni del Liceo musicale Rossini (1882-1992) oggi Conservatorio in Pesaro, a cura di Antonio Brancati, Pesaro, 1992.
^ I cent'anni del liceo musicale "G. Nicolini" di Piacenza: 1839-1939, Piacenza, Tip. A. Del Maino, 1939.
^Trieste 1900-1999: cent'anni di storia, vol.1/1900-1914, Trieste, Publisport, 1997, p.93.
^Nuccio Mulè, Renzo Guglielmino, Un secolo di personaggi gelesi dimenticati ; presentazione di Giovanni Scaglione; prefazione di Giuseppe Corrao, Gela, Comune, Sezione di promozione culturale, 1990.
^Prontuario di musica, compilato dai maestri Sigismondo Cesi ed Ernesto Marciano, direttori e fondatori del Liceo musicale di Napoli. Milano, G. Ricordi & C., 1918.