Il Liber Figurarum (Il Libro delle Figure) è un codice miniato che raccoglie delle figure illustranti il pensiero teologico del pensatore, filosofo e riformatore monastico Gioacchino da Fiore, vissuto nel XII secolo.
Il codice più antico è quello di Oxford, scoperto dalla storica britannica Marjorie Reeves nel 1942, mentre gli altri sono più recenti.
Il Liber figurarum è citato come opera di Gioacchino da Fiore nella Cronica di Salimbene de Adam da Parma, risalente al sec. XIII, e dopo questa citazione se ne sono perse le tracce, fino al ritrovamento nel sec. XX.
La prerogativa del codice è quella di contenere delle immagini miniate[2], non comunemente presenti nei codici del tempo che presentavano invece dei ricchi capilettera.
Le immagini presenti nel codice sono state concepite per rendere maggiormente comprensibile il pensiero gioachimita[2], in un'epoca di oscurantismo come il basso medioevo in cui l'opera venne redatta.
Risulta evidente che per la sua stesura abbiano dovuto lavorare anche dei miniatori oltre che degli amanuensi[2].