Terminati gli studì si stabilì a Monaco di Baviera, dove dipinse alcuni dei componenti della famiglia reale bavarese. Dopo un periodo in cui fece ritorno nella città natale, si sistemò di nuovo a Monaco dove la sua notorietà crebbe soprattutto dopo aver dipinto nel 1905 la ballerina ed attrice tedesca Lili Marberg nel ruolo di Salomè nell'opera di Oscar Wilde, dove l'attrice eseguiva la danza dei sette veli[3], anche se deve la sua notorietà di quel periodo ai dipinti di danzatrici spagnole e attrici con forti influenze in stile Art déco[1].
Nel primo periodo della sua vita artistica i suoi dipinti ebbero uno stile che potremmo definire "realistico", impero e rococò, cioé che si rifaceva alla pittura del XVIII-XIX secolo, molto di moda nel suo paese in quegli anni, dove ritraeva donne e figure semi erotiche, seppure eseguite con notevole abilità, anche se risultavano un po' sdolcinate. Perfino laddove dipinse scene di danza, le figure sembravano "ferme", in un ambiente fastoso, e dove anche i loro sorrisi apparivano forzati, poco naturali. Con il nuovo secolo, Schmutzler cambiò il proprio stile più vicino alle nuove tendenze dell'art déco. E questa sarà la cifra stilistica di maggior successo della sua opera[4].
Con l'avvento del nazionalsocialismo, Schmutzler rovinò la sua reputazione: negli anni Trenta ne divenne un sostenitore. Egli dipinse molti nudi che come sappiamo, secondo la storia dell'arte, facevano parte del ciclo della Natura. Trovò i suoi maestri e i suoi riferimenti nell'antichità, nel Rinascimento: i nudi di Tiziano, Tintoretto, Michelangelo, Rubens e Rembrandt. Invece vennero rifiutati dal Terzo Reich, ad esempio i nudi degli impressionisti, come l'Olympia di Édouard Manet. La donna diavolo, la prostituta, come talvolta veniva raffigurata dagli artisti moderni, non solo era inconcepibile, ma veniva considerata un insulto alla femminilità tedesca. Se l'uomo veniva mostrato come il dominatore della Natura, la donna era la Natura stessa, la bellezza, naturalmente fertile come la Natura. Le donne venivano dipinte con linee morbide perché dovevano rappresentare l'immagine della devozione. In realtà erano oggetti, subordinati, da guardare e da fecondare. L'accenno alla loro sessualità doveva essere soltanto accennato[5]. L'aver aderito al regime nazista portò in parte all'oblio della sua opera nel dopoguerra.
Inoltre, Schmutzler creò una serie di opere basate sulla cosiddetta ideologia Blut und Boden (Sangue e Terra), opere dedicate all'agricoltura, fanciulle e contadini, campi da coltivare e danze e folklore. Uno dei suoi quadri, Arbeitsmaiden vom Felde heimkehrend (Ragazze contadine che tornano dal lavoro) del 1940, dove si vedono ragazze allegre che cantano di ritorno dal lavoro nei campi, fu acquistato da Adolf Hitler stesso per la cifra di 7 000 marchi di allora. Il quadro è stato esposto nel "Museo di Arnhem" nel novembre 2023 alla mostra Art in the Third Reich, Seduction and Distraction[5].
Le sue opere sono conservate presso l'Augusta Rathaus, la Kunsthalle Norimberga, lo Szépművészeti Múzeum di Budapest e al Frye Art Museum di Seattle. In quest'ultimo sono finite varie opere in quanto possedute dal collezionista Charles Frye (1858-1940)[5][6]. Secondo una fonte di mercato, alcuni quadri di Schmutzler nel 2013 si vendevano per la cifra di 45 000 dollari[7].
^(DE) Schmutzler, Leopold, in Allgemeines Lexikon der bildenden Kunstler: von der Antike bis zur Gegenwart, vol. 30, Lipsia, 1963, p. 185. URL consultato il 4 novembre 2024.
^(EN) Leopold Schmutzler Salome, in Jack Daulton Collection, 1905 circa. URL consultato il 31 ottobre 2024.
^(EN) A Young Lady with a Spray of Marguerites, in The Frick Fine Art Gallery, 2013. URL consultato il 4 novembre 2024 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014).