Dal 2008 è membro del direttivo dell'Unione delle Province d'Italia, con mandato al Federalismo. Nel settembre 2009 viene eletto presidente dell'Unione Regionale Province Venete.
Alle amministrative del 2011, Muraro si riconferma presidente della provincia trevigiana: la coalizione di centro-destra che lo sosteneva ha guadagnato il 57,46% dei consensi, di cui le liste a lui più vicine, la Lega Nord e Razza Piave, hanno raggiunto rispettivamente il 29,57% e l'11,24% del totale[3].
In vista delle regionali del 2015 ha lasciato la Lega per sostenere la candidatura di Flavio Tosi a governatore del Veneto. Per l'occasione ha riproposto la lista Razza Piave la quale, tuttavia, ha ottenuto appena lo 0,4% delle preferenze[4].
Polemiche
Il 18 novembre 2010 è salito agli onori della stampa nazionale per alcune dichiarazioni rilasciate durante un'intervista su Antenna Tre Nordest: commentando il caso dei tre serbi arrestati mentre razziavano le case colpite dall'alluvione del Padovano, Muraro ha affermato:
«In questi casi sarei per la fucilazione. Darei alle forze dell'ordine l'autorità di provvedere all'esecuzione sul posto dei colpevoli[5].»
Subito dopo ha specificato che le sue affermazioni volevano essere solamente una provocazione per "sollevare un caso"[5].
Il 19 giugno 2015 nel corso di un dibattito su Rete Veneta in merito all'emergenza migranti, ha dichiarato:
«Volete portare gli uomini di colore qui per bastardare la nostra razza. A me non va bene[6]»
Ha in seguito confermato quanto detto, precisando che, a suo avviso, la tolleranza verso l'immigrazione «sembra un progetto studiato per alzare il tasso di natalità, [...] la nostra razza dev'essere difesa».