La legge stabiliva che i ricercatori potessero essere accusati di crudeltà se non si attenevano alle sue disposizioni, in base alle quali un esperimento che provocava dolore ad un animale poteva essere condotto solo se esso era assolutamente necessario per l'istruzione delle persone (così da poter andare avanti nella stessa) al fine di salvare o prolungare la vita umana. Inoltre la legge affermava che l'animale doveva essere anestetizzato, impiegato solo una volta (sebbene diverse procedure facenti parte dello stesso esperimento fossero permesse) e ucciso subito dopo la fine della sperimentazione.[1] Le accuse di reato potevano essere portate avanti dietro approvazione del segretario di stato.[2].
La legge si applicava solo agli animali vertebrati.
Storia e controversie
Gli oppositori della vivisezione avevano portato il governo a istituire una commissione reale sulla vivisezione nel luglio del 1875 la quale raccomandò l'approvazione di una apposita legge. Quest'ultima venne effettivamente approvata ma fu definita dalla National Anti-Vivisection Society, fondata nel dicembre del 1875, infame malgrado il suo titolo, dal momento che non definiva alcuna modalità per rendere pubblica la concessione delle licenze. La legge rimase in vigore per 110 anni fino a quando fu sostituita dalla legge (procedure scientifiche) sugli animali del 1986,[3] soggetta peraltro a simili critiche dai moderni movimenti animalisti.
Fu tale la sensazione di inadeguatezza della legge che gli oppositori della vivisezione, in almeno un'occasione (il caso del cane marrone), preferirono sottostare a una causa per diffamazione piuttosto che far valere le loro ragioni ricorrendo alla legge stessa.
Sanzioni
Un estratto della legge affermava che:
«Ogni persona che effettua o prende parte all’effettuazione di un esperimento teso a provocare dolore, contravvenendo alla presente legge, sarà colpevole di reato ai sensi della presente legge e sarà, in caso di prima occorrenza, punito con una ammenda fino a 50 sterline e, in caso di seconda o successive occorrenze, a discrezione della corte giudicante, con una ammenda fino a 100 sterline o con la detenzione fino a un periodo di tre mesi.»
Note
^Kean, Hilda. "An Exploration of the Sculptures of Greyfriars Bobby, Edinburgh, Scotland, and the Brown Dog, Battersea, South London, England," Society and Animals, Volume 1, Number 4, December 2003, pp. 353–373.
^Mason, Peter. The Brown Dog Affair. Two Sevens Publishing, 1997, p.10