Learco Saporito (Scafati, 17 ottobre 1936 – Roma, 30 aprile 2016[1]) è stato un politico italiano.
Nella primavera 1979 è candidato al Senato della Repubblica nelle liste della Democrazia Cristiana, inizialmente non viene eletto, ma subentra a Palazzo Madama nell'ottobre successivo, dopo la morte di Marino Carboni.
Viene rieletto alle elezioni politiche nel 1983, nel 1987 e nel 1992, restando in carica fino al 1994. È nominato sottosegretario alla Ricerca Scientifica e Università per tutta la legislatura nel Governo Goria e nel Governo De Mita. Successivamente aderisce ad Alleanza Nazionale e diviene presidente dell'ANFE (associazione nazionale famiglie emigrati). Nel 1999 è assessore ai Servizi sociali alla Provincia di Roma, guidata da Silvano Moffa.[1]
Alle elezioni politiche del 2001 viene rieletto al Senato della Repubblica nel collegio uninominale di Civitavecchia per la Casa delle Libertà, in quota Alleanza Nazionale. È nominato Sottosegretario di Stato alla Pubblica Amministrazione nel secondo e terzo governo Berlusconi.
Alle elezioni politiche del 2006 è nuovamente eletto senatore, nella lista di Alleanza Nazionale in Umbria.
Non è ricandidato in Parlamento alle elezioni politiche del 2008.
Nell'aprile 2009 viene eletto Membro Laico del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa (organo di autogoverno del Tar e del Consiglio di Stato).
Nel 2011 aderisce a Futuro e Libertà, il partito fondato dall'ex presidente della Camera, Gianfranco Fini. In seguito è nominato responsabile nazionale del partito per la Pubblica amministrazione.
È stato presidente onorario dell'ANFE.[2] e dell'Associazione Forum Pubblici Dipendenti.[3]
Dal 2006 al 2013 è stato professore a contratto presso l'Università degli Studi Niccolò Cusano.
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